Entop Black Swan

I talebani vogliono correre a Le Mans con una supercar afgana

Dall'Afganistan i talebani presentano la concept Entop Black Swan che potrebbe correre già nella prossima 24 ore di Le Mans.

A quanto pare anche in Afganistan c’è la passione per i motori, e la Entop Black Swan si rivolge agli stranieri che credono che nel Paese tutti siano poveri e abbiano bisogno di aiuti umanitari per sopravvivere. E’ stato il regime islamista, attraverso l’account Twitter del portavoce Zabihullah Mujahid, a svelare il prototipo di un’auto sportiva.

Secondo il fondatore di Entop, il 32enne Muhammad Raza Ahmadi, questo concept dovrebbe far conoscere un aspetto dell’Afghanistan rispetto agli stereotipi. Anche se, ovviamente, noi sappiamo benissimo cosa sta facendo il regime dei talebani, e ad esempio la discriminazione nei confronti delle donne.

Entop Black Swan

Comunque, per dimostrare il proprio valore a livello internazionale e convalidare le ambizioni patriottiche e ingegneristiche del fondatore e del team, Entop vuole portare il Black Swan a Le Mans.

Non è un’impresa facile da realizzare. Ma dato che la Black Swan è alimentata da un motore da 1,8 litri derivato da una Toyota Corolla, gli afghani potrebbero riuscirci, almeno dal punto di vista dell’affidabilità del propulsore.

Entop Black Swan

Tutto bene? No, perchè c’è ancora tantissimo lavoro da fare sul fronte della sicurezza della super car, che dispone solo di un telaio in acciaio e non ha airbag. Durante le riprese del video destinato ad attirare l’attenzione del pubblico e dei potenziali investitori, il pilota è riuscito a perdere il controllo della concept car e si è schiantato. Fortunatamente, non si è trattato di nulla di grave ma Entop ha quindi deciso di creare un conto PayPal dove i sostenitori possono effettuare donazioni per realizzare il sogno di portare il “Cigno Nero” a Le Mans.

Entop vorrebbe partecipare alla Le Mans di quest’anno, considerando che a ottobre si terrà l’Expo Doha Qatar. Si tratta di un obiettivo probabilmente un po’ ambizioso che comunque non ci fa dimenticare la questione dei diritti umani nel Paese dei talebani.

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