Avevamo riportato la notizia di un possibile blocco alla circolazione delle auto elettriche nei mesi invernali in Svizzera, per risparmiare sulla corrente. Un’assurda proposta che viene dai Verdi, proprio coloro che fino a poche settimane fa spingevano i cittafini elvetici a comprarle.
Ora, dal partito dai democentristi arriva quella che sembra una forte opposizione, che rivendica il diritto dei cittadini ad utilizzare le proprie vetture.
“Giù le mani dalle auto elettriche”
Nella Confederazione elvetica le elettriche rischiano di subire un crollo di vendite particolarmente importante, a causa della mancanza di certezze dovute da una parte dall’aumento dei prezzi dell’energia, dall’altra la preoccupazione che la politica svizzera possa agire setiamente per limitarne il traffico o, cosa ancora peggiore, la ricarica (questo il progetto dei Verdi).
Qui intervengono i democentristi, con la voce in particolare di Albert Rösti, presidente dell’associazione degli importatori svizzeri, il quale si era già espresso a inizio mese dicendo di essere contrario all’eventuale divieto, difendendo la libertà di movimento individuale. “Chi ha un’auto elettrica deve potersi recare al lavoro come tutti, una discriminazione di questo tipo non è concepibile“. Ha aggiunto, invitando a risparmiare su riscaldamento e illuminazione. Che in un paese dal clima alpimo come la Svizzera non è un invito meno grave. Insomma, quando la coperta è corta qualcosa deve rimanere scoperto.
Ad ogni modo, riportando i dati dell’Ufam, le auto elettriche sono responsabili solo dello 0,4% del consumo di corrente elvetico, contro il 12 della luce e il 5 dell’acqua calda. Per i democentristi è un settore che non ha senso tagliare. Rösti propone qualcosa di più soft, proponendo di non accelerare troppo l’avvento dell’elettrico e quindi limitando gli incentivi e introducendo una tassa di circolazione.
I soldi risparmiati e incasati potranno essere usati per lo sviluppo della mobilità elettrica nel Paese, in maniera simile alle novità norvegesi: la monarchia scandinava ha intenzione di togliere gli incentivi alle auto elettriche per destinarli alla realizzazione di infrastrutture. Ma anche in questo caso, la Svizzera si presenta piuttosto divisa.
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