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La Svizzera fa dietrofront sulle auto elettriche: pagheranno le tasse dal 2024

In Svizzera dal 2024 le auto elettriche non saranno esentate dall'imposta, vista l'aumentata popolarità dei veicoli elettrici.

Dall’inizio del 2024 la Svizzera introdurrà un cambiamento significativo nella tassazione delle auto elettriche. Il Consiglio federale ha approvato una modifica all’ordinanza sull’imposizione degli autoveicoli, che prevede l’assoggettamento degli autoveicoli elettrici all’imposta sugli autoveicoli, precedentemente esentati. Questa decisione, presa pochi giorni fa, segue i risultati di una procedura di consultazione sulla soppressione dell’esenzione fiscale per questi veicoli.

La mossa è parte di un piano più ampio per contrastare le perdite fiscali e sostenere il finanziamento del Fondo per le strade nazionali e il traffico d’agglomerato (FOSTRA). Come riporta Ticino Online, le perdite fiscali dovute all’esenzione degli autoveicoli elettrici sono cresciute significativamente con l’aumento delle loro vendite. Tra il 2018 e il 2022, le importazioni di autoveicoli elettrici sono aumentate quasi sei volte, e nel solo primo semestre del 2023, l’incremento è stato del 66% rispetto all’anno precedente.

auto elettriche pro contro
Image: Yayimages

La nuova imposta del 4% sarà applicata sugli autoveicoli elettrici a partire dal 1° gennaio 2024. Sarà calcolata sul prezzo all’importazione, non sul prezzo di vendita finale. Questa decisione segue l’aumento della quota di autoveicoli elettrici nelle importazioni totali, che ha raggiunto circa il 23% nel primo semestre del 2023, e l’aspettativa che i prezzi degli autoveicoli elettrici si allineeranno a quelli dei veicoli a propulsione fossile entro il 2025.

Il Consiglio federale ritiene che l’esenzione dall’imposta non sia più necessaria, vista l’aumentata popolarità dei veicoli elettrici e l’allineamento dei prezzi. Secondo gli svizzeri, l’introduzione dell’imposta sugli autoveicoli elettrici consentirà una riduzione temporanea delle entrate derivanti dall’imposta sugli oli minerali, alleggerendo così il bilancio federale di circa 150 milioni di franchi all’anno.

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