I rapporti tra confinanti non sono sempre amichevoli, soprattutto quando ci sono in ballo questioni di multe agli automobilisti. Se qualche settimana fa una mamma svizzera era stata multata in Austria, questa volta la polemica riguarda gli autovelox nascosti usati in Svizzera.
Se a Milano le auto straniere più multate sono quelle con targa elvetica, pare che accada qualcosa di simile in Canton Ticino. Lo “Sportello dei Diritti” non ci gira troppo attorno, affermando che si tratta di “fare cassa con i soldi degli italiani”.
Ma cosa sta accadendo? In Canton Ticino nel 2019 i rilevatori di velocità hanno accertato infrazioni per 10 milioni di euro, ma il caso vuole che in 6 casi su 10 gli automobilisti fotografati fossero italiani. Colpa, o merito, degli autovelox nascosti. E qui si apre un dibattito sullo scopo dei controlli di velocità, perchè se in Italia lo spirito dovrebbe essere quello di migliorare la sicurezza sulle strade, in altri Paesi si preferisce utilizzare il “bastone”, senza carota, per ottenere l’obbedienza alle leggi.
I casi sono quelli di Pregassona e Camorino, frazione di Bellinzona. Il rilevatore di velocità di Pregassona in via Giovanni Maraini è inserito tra due cassonetti interrati, ed è difficilmente distinguibile. Sempre secondo lo“Sportello dei Diritti”, la posizione ha evidentemente lo scopo di cogliere l’automobilista in fallo, e non di fare prevenzione.
Il radar di Camorino da solo, avrebbe pizzicato automobilisti oltre il limite con multe per 9,3 milioni di euro. In 6 casi su 10 gli automobilisti fotografati erano cittadini italiani Il problema riguarda i viaggiatori occasionali, in molti casi italiani o stranieri provenienti da altri Paesi. Non si può negare, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, che quello sia il classico sistema per fare cassa.
Dalla vicenda non resta che trarre una lezione: attenersi scrupolosamente ai limiti di velocità è l’unico metodo sicuro per non prendere multe. Ma se volete, abbiamo già parlato dei i migliori dispositivi legali anti-autovelox.
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