A Yverdon-les-Bains, cittadina svizzera nel cantone di Vaud, è stata avviata una sperimentazione interessante nel campo della sicurezza stradale: l’introduzione dell’ “autovelox amico”, o meglio del “radar amico”. E’ amico perchè, diciamo subito, non ci sono multe ma solo avvisi.
Questi dispositivi infatti non si limitano a registrare la velocità dei veicoli, ma innovano il concetto di prevenzione, comunicando direttamente agli automobilisti l‘importo della multa che avrebbero ricevuto in caso di eccesso di velocità.
Il progetto mira a sensibilizzare i conducenti sugli effetti dell’eccesso di velocità in un modo molto diretto e tangibile, mostrando l’impatto economico delle infrazioni anziché il solito avviso visivo di velocità superata. Secondo le autorità locali, questa strategia va oltre l’uso di simboli come le emoticon sorridenti o tristi, comunemente impiegate dai radar per segnalare se la velocità è nei limiti o meno.
L’approccio di Yverdon-les-Bains è parte di un tentativo più ampio di utilizzare la tecnologia per migliorare la sicurezza sulle strade. I “radar amico” sono inoltre utilizzati per raccogliere dati statistici importanti, come gli orari in cui si verificherebbero maggiori infrazioni, permettendo così un’analisi dettagliata del comportamento dei conducenti e potenzialmente guidando le future politiche di sicurezza stradale.
Questa iniziativa è un simpatico esempio di come la tecnologia possa essere sfruttata in modo innovativo per promuovere comportamenti di guida più sicuri, con l’obiettivo di ridurre gli incidenti e migliorare la convivenza nelle strade urbane.
Fonte: TIO
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