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I vantaggi e gli svantaggi delle auto elettriche, tutti i pro e i contro.

I pro e i contro delle auto elettriche. Dalla silenziosità alla frenata rigenerativa, fino ai costi e all’autonomia. Un’analisi completa per aiutarti a scegliere la soluzione più adatta alle tue esigenze.Se ne parla spesso, ma quali sono davvero i vantaggi […]

I pro e i contro delle auto elettriche. Dalla silenziosità alla frenata rigenerativa, fino ai costi e all’autonomia. Un’analisi completa per aiutarti a scegliere la soluzione più adatta alle tue esigenze.

Se ne parla spesso, ma quali sono davvero i vantaggi e gli svantaggi delle auto elettriche? Le auto ad emissioni zero faranno sempre più parte del nostro futuro, che ci piaccia o no. Ma a differenza di chi le osanna continuamente, nonché di chi non fa altro che demonizzarle, noi siamo neutrali e andiamo ad esaminare tutti i pro e i contro.

Questo articolo lo scrivo da proprietario di una Fiat 500 elettrica dal colore molto poco sobrio: se già prima, quando le provavo, mi ero fatto un’idea dei pro e dei contro, ora, che guido elettrico tutte le settimane, posso dire di avere ben in mente quali siano i pregi e quali, invece, le problematiche. Vediamoli insieme!

I vantaggi delle auto elettriche

Nonostante i numerosi vantaggi delle auto elettriche, è importante anche prendere in considerazione gli svantaggi associati a questa tecnologia in continua evoluzione. E’ sempre importante notare che con gli sviluppi tecnologici in corso, nei prossimi anni alcuni degli svantaggi stanno progressivamente diminuendo, aprendo la strada a un futuro più sostenibile e accessibile per le auto elettriche.

Le prestazioni

Non c’è gara: a parità di potenza, un’auto elettrica offrirà sempre delle dinamiche di guida migliori. L’elettrico ha infatti una trasmissione diretta della potenza alle ruote, motivo per cui la coppia è sempre più alta di un corrispettivo termico.

Hyundai IONIQ 5 2022
Image: Quotidiano Motori

Un vantaggio in più sensi: sicuramente ci si diverte un po’ di più alla guida, soprattutto per quanto riguarda l’accelerazione. Ma questo porta anche ad annullare problemi di ripresa, ripartenza in salita, ripartenza ai semafori, immissione nelle rotonde: basta premere un po’ sul pedale per avere la spinta che ci serve. E, questo, persino su una Dacia Spring con appena 45 CV!

La silenziosità

Ogni volta che porto qualcuno con me sulla 500e o su un’elettrica in prova, come prima cosa ne viene elogiata la silenziosità. È inevitabilmente un pregio, perché aumenta e non di poco il comfort acustico e fa godere anche meglio ciò che si ascolta. O, viceversa, permette di godersi un po’ di silenzio, in strade non molto trafficate.

Renault Megane E-Tech Electric
Image: Quotidiano Motori

Ad alte velocità ancora meglio: nessun effetto frullatore, ma solo il fruscio dell’aria.

La frenata rigenerativa

Altro punto a favore delle elettriche è la frenata rigenerativa, di recente introdotta anche su alcune ibride. Queste auto infatti quando frenano sono capaci di convertire l’energia cinetica in elettricità, che viene subito immagazzinata nelle batterie del veicolo.

Kia EV6 GT Line
Image: Quotidiano Motori

Ciò porta, secondo le stime, a un risparmio di circa il 30% dei consumi di energia e, da non sottovalutare, favorisce un minor consumo dei freni e rende più comoda la guida nel traffico congestionato e nei suoi frequenti stop&go. Un dato vero: sulle elettriche che provo, la mia compresa, il freno lo uso solo quando c’è da rallentare bruscamente.

I vantaggi fiscali ed economici delle auto elettriche

La maggior parte di loro ha un prezzo d’acquisto molto alto, ma è raro pagarle a prezzo pieno: tra incentivi e sconti generosi, c’è sempre uno sconto a portata di mano.

A questo si aggiungono un’altra serie di agevolazioni, quali l’esenzione totale dal pagamento del bollo in quasi tutte le regioni italiane, il parcheggio gratuito su strisce blu e gialle in molte città, l’accesso altrettanto gratuito alle Z.T.L. Anche l’assicurazione Rc auto è ridotta del 50% per le auto elettriche, in molti casi.

Fiat 500e
Image: Quotidiano Motori

Discorso a parte per il rifornimento, che rimane conveniente entro una certa capienza della batteria: fino ai 50 kWh, effettivamente, una ricarica completa alle colonnine pubbliche, anche in seguito al recente rincaro energetico e anche a quelle più potenti, costa sensibilmente meno di un pieno di benzina, diesel e metano. Più la batteria è grande, invece, più le differenze si assottigliano e, anzi, in alcuni casi diventa più costosa la ricarica di un pieno. Ma se volete approfondire, vi rimando all’articolo dedicato.

Infine, la manutenzione. Il motore elettrico è molto semplice, e ha molte meno componenti rispetto al motore a scoppio. Questo, insieme alla frenata rigenerativa, sembra renderle più affidabili. Anche la batteria ha una durata media piuttosto lunga: 5 anni o 100.000 km per le batterie al nichel-metallo idruro, e di 8 anni o 300.000 km per le batterie al litio, le più diffuse. Si conti che nella stragrande maggioranza dei casi, le batterie sono garantite 10 anni dal costruttore.

Gli svantaggi delle auto elettriche

La ricarica

Senza dubbio per me rappresenta il più grande tra gli svantaggi delle auto elettriche. Vetture che per rifornirsi impiegano almeno 20 minuti, e solo alle colonnine dai 60 kW in su, rimangono comunque più lente, e richiedono quel famoso cambio di mentalità non per tutti semplice da attuare. Per alcuni, come chi scrive, non è un problema trascendentale: carico una volta a settimana, di solito nei momenti di spesa o giretti da qualche parte; in autostrada sono di mio abituato a fare le pause caffè.

Quanto costa ricaricare un'auto elettrica
Image: Quotidiano Motori

L’altro problema è la carenza di infrastrutture: in due anni sono più che raddoppiate, ma parliamo ancora di poche colonnine (circa 30.000), per lo più da 22 kW – quindi lente – e distribuite soprattutto al nord.

L’autonomia

Subito collegato è il problema relativo all’autonomia, in realtà molto difficile da capire. Il valore dichiarato dalle case è sempre distante dalla realtà, e il delta dipende da modello a modello: sulla Volvo XC40 Recharge, per esempio, la nostra prova dell’autonomia reale è andata piuttosto bene. In altri casi si parla di 200 km effettivi in meno rispetto al valore comunicato.

Dacia Spring Elettrica Test Drive
Image: Quotidiano Motori

In generale, ad oggi, non esiste auto elettrica con la stessa autonomia di una termica, e fare un viaggio superiore ai 300 km richiede quasi sempre un po’ di tempo in più. Come al solito, dipende quanto questa cosa faccia la differenza nella vita di ognuno, ma è innegabile che sia uno svantaggio.

Anche perché in autostrada non si frena mai, salvo incidenti o lavori, motivo per cui viene meno il vantaggio della frenata rigenerativa che recupera molto, in vetture che trasformano l’80% dell’energia in moto (tantissimo).

Il peso

Ancora collegato è il discorso del peso: le batterie sono pesantissime, e aumentano di massa maggiore è la loro capacità. Anche per questo molte auto hanno valori di autonomia assai distanti da quelli comunicati.

La 500e è già un buon esempio: la piccola elettrica italiana pesa 1365 kg, sicuramente di più dei 905 kg della vecchia generazione oggi mild hybrid. Vetture come BMW iX, invece, superano le 2 tonnellate e mezzo. Questo può essere un problema a lungo andare per le sospensioni, mentre nell’utilizzo la massa importante si sente soprattutto in fase di frenata.

Il costo

Uno svantaggio molto soggettivo, ma è innegabile che le auto elettriche abbiano ancora oggi listini più elevati delle auto termiche.

Questo ovviamente le penalizza soprattutto se si unisce agli altri svantaggi citati: sono in molti a non voler spendere di più senza però riuscire a coprire lunghe distanze che magari percorrono normalmente con la loro auto diesel; e sono in molti a non voler spendere molto per auto con autonomie ancora piuttosto cittadine.

Gli incentivi, come detto sopra, fanno effettivamente qualcosa, ma riamane un punto a loro sfavore.

 

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