Suzuki è al lavoro con l’azienda giapponese eVTOL SkyDrive per la produzione su larga scala di un’auto volante elettrica compatta a due posti, che secondo i piani delle due società debutterà all’Expo di Osaka del 2025.
Suzuki entra così nel settore dei velivoli, perché di questo si tratta, seguendo l’onda di un altro grande produttore asiatico, Hyundai, che alle auto volanti lavora già da un po’. Il costruttore nipponico ha intenzione di collaborare in aree di business e tecnologia che includano la ricerca e lo sviluppo tecnologico, la pianificazione dei sistemi di produzione di massa, lo sviluppo di mercati esteri con un iniziale focus sull’India, il Paese dove Suzuki vende di più.
La nuova sfida di Suzuki
Suzuki è da sempre un marchio poliedrico, produttore sia di automobili, che di moto, e presente anche nel settore navale come produttore di piccoli scafi e motori per gommoni e altre imbarcazioni. È in effetti un’azienda molto più grande di come siamo abituati a percepirla, tanto che ha generato 29 miliardi di dollari nel 2020 e, nel 2017, era l’undicesimo costruttore automobilistico al mondo.
Rispetto ad altri marchi, però, ha iniziato da poco la sua transizione all’elettrico sfruttando una partnership con Toyota che ha visto l’entrata in gamma di Suzuki Swace, ovvero la Toyota Corolla wagon, e Suzuki Across, ovvero Toyota RAV4 con propulsioni rispettivamente full e plug-in hybrid. Manca, invece, un modello totalmente elettrico, che sarà lanciato nel 2025.
La collaborazione con SkyDrive però darà ulteriore slancio alla “nuova Suzuki”, anche se non è chiaro su che tipo di velivolo stiano lavorando le due società. Potrebbe essere un modello simile alla concept SD-XX di SkyDrive, con due posti in tandem inserti in una cellula coassiale a otto punte e cabina rivestita in vetro, che può sollevare un peso massimo di 500 kg al decollo e arrivare fino a 500 m di altezza per 100 km/h di velocità massima.
Sia il concept SD-XX sia molto probabilmente il futuro velivolo realizzato con Suzuki sono definibili come auto volanti perché dotati di modalità di guida in strada. Il concept già presentato ha tre ruote, due sotto la cabina e una dietro, ed può marciare a terra fino a 60 km/h.
Ad ogni modo, a livello estetico non si sa nulla del futuro prodotto fatto con Suzuki. Certamente le due società lavoreranno per risolvere gli attuali problemi del concept SD-XX, come il peso eccessivo causato dai due bracci ricurvi, e lo sbilanciamento dovuto alla configurazione tandem che porta il pilota davanti, e sempre davanti due delle tre ruote.
Chissà se conosceremo altri dettagli prima del 2025…
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