Come sarà il futuro secondo Suzuki? Suzuki MAUD vuole provare ad essere una risposta a questa domanda. Una piccola vettura da città che segue però la filosofia sperimentata dalla casa nipponica per Suzuki Ignis e anche Jimny, quindi a trazione integrale e con diversi assetti pensati per muoversi anche in contesti con neve e ghiaccio. E con un design che porta a una nuova fase del giapponesissimo concetto di K-car.
Suzuki MAUD in soluzioni modulari
Il progetto della Suzuki MAUD è stato realizzato da Lorenzo Ciuffatelli e Stefano Parolini, tenendo conto di quanto voluto da Suzuki: la filosofia 4x4xALL. Suzuki Italia ha infatti chiesto che i ragazzi creassero un veicolo ibrido o elettrico che mettesse al centro l’Uomo, le sue esigenze, la sua sicurezza.
I due ragazzi hanno quindi pensato a un’automobile che fosse il più versatile possibile, utilizzando delle soluzioni modulari – concetto alla base anche di un’altra concept, la Fiat Centoventi – che cambino di volta in volta l’automobile a seconda delle esigenze e dei gusti. La Suzuki MAUD offre infatti una grande possibilità di personalizzazione, e può essere resa unica mediante l’acquisto di pacchetti sempre sostituibili con i diversi utilizzi, sia stagionali sia anche periodici, dell’utente.
La Suzuki MAUD è ispirata allo smartphone: un oggetto, cioè, basico, piccolo, e leggero, che offre tante possibilità sia di uso che di personalizzazione, con i layout, i widget, le applicazioni. Ecco quindi che la MAUD permette di installare continuamente nuove componenti e soluzioni, con portapacchi, bande di diverse dimensioni, e modificando anche il layout interno al veicolo. Infatti, le due sedute posteriori possono variare sia in numero che in dimensioni sfruttando i 3 binari sul pavimento. Anche la plancia può essere continuamente cambiata, aggiungendo o togliendo volanti e vani portaoggetti, sfruttando le tante combinazioni,
Suzuki MAUD: un design basico ma elaborato
Proprio per questo, a una prima occhiata il design di Suzuki MAUD può sembrare basico, anche se ci si accorge immediatamente che non lo è. L’auto, una vera K-car, piccola, stretta e regolare, è però di grande impatto estetico, grazie ad alcune scelte stilistiche, come per esempio il contrasto tra il grigio della carrozzeria e gli elementi in fucsia acceso che si trovano sui cerchi (che hanno una base nera, e sono completamente coperti, senza razze), all’anteriore sotto forma di linee che quasi sembrano dei lacci tesi che legano l’auto, e sui LED posti sulla fiancata, come quelli che indicano le portiere, o che si trovano sopra i parafanghi.
L’anteriore dell’auto per certi aspetti mi ha ricordato la filosofia dietro alla Multipla (anche se ovviamente l’auto non assomiglia alla Multipla!) per via dello sbalzo che c’è tra parabrezza e cofano. Quest’ultimo è poi strettissimo, e confluisce presto nel paraurti anteriore, che sembra molto ampio. I fari, full LED, sono sdoppiato: in alto, di forma rettangolare smussata, gli anabbaglianti, mentre in basso le luci diurne, che ricordano due gocce partite proprio dal gruppo ottico principale.
Il posteriore vede un lunotto particolarmente inclinato, e gli stessi lacci tesi fucsia visti all’anteriore. Le luci sono molto piccole, anche in questo caso rettangolari, e poste alle estremità, dove fanno tutt’uno con le fessure tra bagagliaio e carrozzeria. Inoltre, praticamente tutto il posteriore è in nero opaco come i parafanghi e i minigonne. L’auto è poi divisa, a livello cromatico, su tre livelli: nero opaco nella parte inferiore, verniciata nella parte centrale, e in vetro in tutta la parte superiore.
Il vetro della parte superiore permette di avere un abitacolo molto luminoso che aumenta la percezione di spazio. Nelle immagini che si vedono, vediamo le diverse possibilità di personalizzazione della seduta posteriore, e anche della plancia, dove tutto è quindi continuamente modificabile e smontabile. La sensazione di spazio è data anche dalle 4 porte con apertura ad armadio.
Bellissima, poi, la versione offroad pensata per la neve e per le gite in montagna. Bianca, con gli elementi a contrasto in azzurro acceso, presenta delle ruote davvero molto massicce e particolari, bianche nella parte esterna e adatte a solcare anche la neve più ostica, mentre i cerchi rimangono in questo caso neri.