Bella notizia per Mirafiori: è direttamente Stellantis a scrivere “Gentile fornitore, confermiamo ufficialmente che a partire da gennaio 2023 il volume di 500 Bev sarà incrementato a 100 mila vetture“. Una notizia che va contro a tutte le previsioni pessimistiche riguardanti la crisi dei microchip e che fa ben sperare per i lavoratori Fiat così come quelli dell’indotto.
La lettera dell’Ufficio supply chain di Stellantis e pubblicata dal Corriere Torino, non lascia spazio a dubbi: “l’obiettivo comune deve essere quello di raggiungere il primo possibile il nuovo livello capacitativo a partire dal 2022“. “I delins saranno aggiornati il prima possibile, chiediamo la massima collaborazione per segnalare tempestivamente qualsiasi problematica.”
Per Fim Cisl “la notizia dell’aumento produttivo di 500E è una buona notizia ma non basta a garantire l’occupazione a Torino. Ci vuole almeno un altro modello per Mirafiori. Oggi circa 500 operai lavorano sul Nuovo Levante; altrettanti sulla 500 E e 400 producono mascherine. Ma tutto il reparto cambi, circa 1.100 operai che non trovano opportunità nell’auto elettrica, è in cassa integrazione“.
Non è tutto rose e fiori, quindi, ma il segnale di speranza c’è. La 500 elettrica è la vettura elettrica più venduta in Italia, settore che funziona o non funziona a seconda della disponibilità di incentivi statali. E se Stellantis punta addirittura raddoppiare la produzione, c’è da credere che qualcosa si stia muovendo davvero.
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