saleen china

L’ex stabilimento Saleen in Cina è all’asta su Alibaba dopo il sequestro

L'ex stabilimento mai completato di Saleen in Cina è all'asta dopo il sequestro legato ad episodi di corruzione per 1 miliardo di dollari.

L’ex stabilimento Saleen in Cina è all’asta e si spera di trovare presto un acquirente dopo il sequestro avvenuto tempo fa. In realtà l’impianto non è mai stato completato e si trova a Rugao, una città 170 km da Shanghai. L’asta avrà luogo il 30 maggio su Alibaba con un’offerta iniziale di 360,1 milioni di dollari.

L’impianto avrebbe dovuto essere completato nel 2019 con una capacità di produzione di 150.000 auto all’anno. Sono già passati cinque anni da quando Saleen aveva annunciato una partnership per espandersi nel mercato cinese e tirarsi fuori dai guai finanziari.

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E invece quello che sembrava uno dei tanti problemi legati al coronavirus in Cina si è tramutato in una serie di enormi scandali di corruzione avvenuti tramite la Jiangsu Saleen Automotive Technology (JSAT), la joint venture cinese. Il governo cinese sostiene che Wang Xiaolin, il proprietario di maggioranza della JSAT, abbia sottratto quasi 1 miliardo di dollari di fondi statali. Un fondo di investimento tecnologico controllato dallo Stato cinese possedeva un terzo di JSAT. Risultato: beni sequestrati e dipendenti stranieri espulsi dalla Repubblica Popolare Cinese.

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Tutto da pensare che comunque Steve Saleen sia una una vittima di un raggiro colossale. Lo stesso Saleen ha dichiarato al Wall Street Journal, che la JSAT “ha richiesto 510 brevetti cinesi per i miei disegni, tecnologie, segreti commerciali e sviluppi ingegneristici. La maggior parte dei brevetti non mi citava nemmeno come inventore“.

Secondo Saleen, il piano dei cinesi prevedeva di utilizzare i nuovi brevetti in Cina sottraendo di fatto la proprietà intellettuale e costringerlo successivamente a uscire dalla joint venture.

 

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