Listini di benzina e gasolio ancora troppo elevati alla pompa, nonostante il forte calo delle quotazioni del petrolio registrato nelle ultime settimane. Lo denuncia Assoutenti, che parla senza mezzi termini di speculazioni a danno dei consumatori che peserà come un macigno sugli italiani che si sposteranno in auto in occasione delle prossime festività.
“In base ai dati del Mite nell’ultima settimana il prezzo della benzina alla pompa è sceso a 1,725 euro al litro, con una riduzione rispetto ai listini praticati a inizio novembre del -1,4% – spiega il presidente Furio Truzzi – Nello stesso periodo le quotazioni del petrolio hanno subito un crollo del -15%, con il prezzo passato dagli 84 dollari al barile di inizio novembre ai 71,29 dollari di ieri”.
Un evidente squilibrio con i listini dei carburanti che scendono in modo quasi impercettibile alla pompa nonostante il crollo delle quotazioni internazionali del petrolio. Siamo in presenza di una speculazione che porta i listini di benzina e gasolio a rimanere elevati presso i distributori, aggravando così la spesa delle famiglie per gli spostamenti legati alle festività natalizie, con un ingiusto vantaggio per le compagnie petrolifere.
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