Insieme a Karma, Seres e Aiways, Weltmeister W5, prima dei modelli del marchio cinese ad arrivare in Italia, si aggiunge alle più “storiche” Mitsubishi e SsangYong nella lista di marchi e auto importate da Koelliker. Un generoso C-SUV, dalle linee classiche ma moderne allo stesso tempo, secondo una formula molto ambiziosa, come del resto il nome dell’azienda.
Weltmeister, in tedesco, vuol dire “Campioni del mondo”, ed esserlo è l’obiettivo di questo produttore per quanto riguarda la realizzazione di veicoli e servizi piacevoli ma abbordabili. Weltmeister è il marchio commerciale di WM Motor Technology Group, una start up fondata nel 2015 con sede a Wenzhou e con una capacità produttiva che può arrivare fino a mezzo milione l’anno. Del resto, la sua ambizione può dirsi fondata, almeno sulla carta.
Tra gli investitori e i partner tecnologici su cui Weltmeister può contare, infatti, troviamo SAIC (lo stesso gruppo che ha rilanciato MG), BaiDU (il Google della Cina), Tencent, che è la terza società internet al mondo dopo Google e Amazon, Bosch e CATL, noto produttore di batterie.
Il fortunato arrivo di Weltmeister W5 in Italia
Il Milano Monza Motor Show 2021, la prima apparizione della Weltmeister W5 in Italia, è il culmine di un’importazione nata da un incontro tra Enel X e Koelliker. La prima stava trattando per affiancare i veicoli di WM Motor alla sua offerta di energia, il secondo stava mettendo a punto, con la prima, delle soluzioni esclusive per il suo hub di mobilità nativa elettrica.
Due obiettivi comuni, che hanno portato a far sì che l’Italia sia la prima Nazione, fuori dalla Cina, in cui Weltmeister viene distribuito. La W5 è il modello che è sembrato più adatto per debuttare, non solo perché SUV ma anche perché esprime appieno il concetto “IdeaL4” di WM Motors, fatto di cruscotto intelligente, architettura digitale, propulsione elettrica, e una leadership in tutti e 4 gli ambiti.
Ecco perché Weltmeister W5 e tutte le auto prodotte sono avanzate, connesse, e con sistemi ADAS di Livello 2 già disponibili grazie a Bosch, che però puntano al livello 4 grazie a BaiDu. La W5, inoltre, ha due pacchi batteria da 52 kWh o 66 kWh, che le permettono di avere un’autonomia di 450 km.
L’estetica è quella tipica di un’orientale: per noi europei, così attenti allo stile, può risultare un po’ strana. E tuttavia lei ha forme piuttosto classiche, certamente al passo coi tempi viste le linee nette e tese. Comunque, l’anteriore è molto minimalista, con i gruppi ottici sottili e orizzontali, e la presa della corrente messa al centro, in maniera intelligente (perché più facilmente raggiungibile, in ogni contesto). Il posteriore ha gli immancabili fari connessi al centro, molto grandi ma regolari nel design, così come regolari sono i cerchi e la linea del profilo.
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