Tutto quello che c’è da sapere sulla sospensione della patente: durata, sanzioni e le procedure per riottenerla.
La sospensione della patente è una sanzione che può essere inflitta a un guidatore che ha violato le norme del Codice della Strada. Questa sanzione comporta la decurtazione dei punti sulla patente e la perdita temporanea del diritto di guidare un veicolo a motore.
La durata della sospensione dipende dalla gravità dell’infrazione commessa, oltre che dal tipo di patente; e può durare da un minimo di tre mesi a un massimo di tre anni. Inoltre, la sospensione può essere accompagnata da sanzioni accessorie, come ad esempio la confisca del veicolo o la revoca della licenza di guida. Qui invece cosa fare in caso di patente deteriorata o illeggibile.
Contenuto dell'articolo:
Quando avviene la sospensione della patente
La sospensione della patente di guida si applica in diversi gravi contesti, dettagliati dal Codice della Strada, quali:
- Eccesso di velocità oltre i 40 km/h (art. 142 CDS).
- Circolazione contromano e manovre pericolose (art. 143 CDS).
- Guida sotto l’influenza di alcol (art. 186 e 186 bis CDS) o stupefacenti (art. 187 CDS), oppure in caso di rifiuto di sottoporsi agli accertamenti previsti.
- Uso della corsia di emergenza in autostrada al di fuori delle situazioni ammesse (art. 176 CDS).
- Fuga dopo aver causato un incidente senza prestare soccorso (art. 189 CDS).
- Circolazione con veicolo sottoposto a sequestro (art. 213 CDS).
- Utilizzo dello smartphone durante la guida che comporta anche una sanzione fino a 1.700 euro.
Ulteriori cause di sospensione includono:
- Perdita temporanea dei requisiti fisici o psichici necessari per la guida (art. 119 CDS).
- Violazioni delle restrizioni imposte ai neopatentati riguardo ai tipi di veicoli guidabili e ai limiti di velocità (art. 117 CDS).
- Guida di un veicolo senza gli adattamenti prescritti.
- Utilizzo di una patente non conforme al tipo di veicolo guidato (art. 116 CDS).
La sospensione può essere inoltre determinata dalla falsificazione o contraffazione dei documenti relativi all’assicurazione del veicolo (art. 193 CDS).
Si rischia la sospensione della patente anche in caso di reiterazione di determinate infrazioni nel biennio, come:
- Mancato rispetto dell’obbligo di dare la precedenza.
- Immissione nella circolazione senza concedere la precedenza a chi già si trova sulla strada.
- Non dare la precedenza ai veicoli che circolano su rotaie.
Infine, è prevista la possibilità di ottenere un permesso speciale dal Prefetto per guidare tre ore al giorno per ragioni lavorative durante il periodo di sospensione della patente (art. 218), che comporta però un’estensione della sospensione stessa. In alcuni casi, come la guida in stato di ebbrezza, il ritiro della patente avviene in via temporanea in attesa del provvedimento di sospensione.
Sospensione della patente: le sanzioni
In primo luogo, il guidatore deve consegnare la patente alla Motorizzazione Civile entro un termine di 10 giorni dalla notifica della sospensione. In caso contrario, il guidatore rischia una sanzione amministrativa che può variare da 422 a 1.682 €. Da notare che 422 € è la sanzione per le esercitazioni di guida, o senza istruttore o senza foglio rosa, e in questo secondo caso la multa viene data anche all’istruttore.
Durante la sospensione, il guidatore non può guidare alcun tipo di veicolo a motore, pena l’applicazione di sanzioni penali. Inoltre, se il guidatore viene sorpreso a guidare durante la sospensione, riceve un’ulteriore multa da 2050 a 8.202 €, e se risulta positivo all’alcol test rischia l’arresto fino sei mesi.
La sospensione della patente comporta anche la decurtazione dei punti sulla patente stessa. In base alla gravità dell’infrazione, la decurtazione può variare da 1 a 10 punti. Nel caso in cui la patente sia stata sospesa per la decurtazione di punti, il guidatore deve sottoporsi a un corso di sensibilizzazione sulla sicurezza stradale.
Infine, è importante sottolineare che la sospensione della patente non è una sanzione definitiva, ma ha una durata temporanea. Una volta trascorso il periodo di sospensione, il guidatore può richiedere il ripristino della patente presentando la domanda alla Motorizzazione Civile competente.
Riottenere la patente sospesa: procedura e consigli
La sospensione della patente di guida può rappresentare un momento difficile per chiunque. Tuttavia, una volta che il periodo di sospensione è terminato, è possibile riottenere il documento seguendo alcune semplici procedure.
Una volta che il periodo di sospensione della patente di guida è giunto al termine, è importante seguire le giuste procedure per riottenere il documento e tornare alla guida in tutta legalità. Tuttavia, ci sono alcune eccezioni da considerare:
Accertamenti medici o adempimenti
In alcuni casi, potrebbero essere necessari accertamenti medici obbligatori o adempimenti specifici prima di poter riavere la patente. Assicurarsi di aver completato tutti i requisiti richiesti prima di procedere al ritiro.
Ritiro personale o Delega
È possibile riavere la patente di guida di persona presso l’Ufficio Patenti della Prefettura. In alternativa, è possibile incaricare un rappresentante delegato a ritirare il documento al proprio posto. Questa opzione è particolarmente utile se si ha difficoltà a recarsi di persona all’Ufficio Patenti.
Ritiro presso distaccamento di Polizia
Se la sospensione è avvenuta in un’area lontana dalla propria residenza, è possibile richiedere l’invio della patente al distaccamento di Polizia più vicino al proprio indirizzo. Questa opzione è conveniente per coloro che non possono raggiungere facilmente l’Ufficio Patenti.
Utilizzo del Servizio Online “Dov’è la Mia Patente”
Il portale delle Prefetture prefmi.it offre il servizio digitale “Dov’è la mia patente”, che consente di verificare online quando e dove ritirare la patente sospesa. Questo strumento può risultare estremamente comodo e veloce per ottenere informazioni precise sulla procedura.
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