È stato sviluppato un nuovo sistema ibrido che stavolta non serve per spingere delle automobili per abbassare le loro emissioni, ma ha lo scopo di colmare le due più grandi mancanze del deserto: elettricità e acqua di irrigazione per l’agricoltura e non solo. Si tratta di un sistema sperimentale che combina dei pannelli fotovoltaici con un idrogel assorbente, ed è stato sviluppato dagli scienziati della King Abdullah University of Science and Technology (KAUST) dlel’Arabia Saudita.
Il sistema è noto con la sigla WEC2P, ovvero sistema integrato di co-produzione di acqua-elettricità-colture (Water-Electricity-Crop Co-Production system). Se certamente nasce per scopi nobili e grandi, potrebbe avere anche un senso per la mobilità elettrica, considerando che stiamo andando in un futuro dove sarà sempre più protagonista anche fuori dall’Europa.
Come funziona WEC2P?
Il sistema ibrido brevettato dagli scienziati della KAUST incorpora diversi pannelli fotovoltaici collegati tra loro, ognuno posto sopra uno strato di idrogel. Entrambi, il pannello e il gel, vanno a formare il coperchio di una scatola di metallo inclinata in basso, con un piccolo beccuccio nella zona inferiore.
Di notte la scatola è aperta, in modo da permettere all’idrogel di assorbire l’umidità dall’aria. Di giorno, invece, la scatola è chiusa, e interviene il pannello fotovoltaico che produce dell’elettricità approfittando dell’energia sprigionata dal sole che, di certo, in quelle zone non manca. La luce, tra l’altro, provoca il riscaldamento sia del pannello che dell’idrogel, cosa che permette all’acqua assorbita di evaporare e condensare dietro al fotovoltaico.
Dal momento che l’acqua gocciola dal pannello, elimina il calore in eccesso fungendo da “sistema di raffreddamento” e permettendo quindi al pannello di funzionare in modo efficiente. L’acqua scorre sul fondo della scatola di metallo e fuoriesce dal beccuccio, dal quale si raccoglie o per bere o per irrigare.
I primi test
Un primo test su piccola scala di questo sistema ibrido WEC2P è stato condotto a giugno 2021, per due settimane, nel deserto arabo (lo stesso dove si corre Extreme E). Usando un pannello fotovoltaico e uno strato di idrogel dalle dimensioni della scrivania di uno studente, la configurazione ha generato 1.519 Wh di elettricità e due litri di acqua, usata per irrigare 60 semi di spinaci piantati in una scatola di plastica e dei quali 57 sono germogliati per raggiungere 18 cm di altezza.
L’esperimento, per ora, sembra funzionare, anche se per capirne l’effettiva validità serve fare degli esperimenti con dimensioni ben più grandi. Comunque, se dovesse risultare un successo, le abitudini in quella zona potrebbero cambiare notevolmente, e dare luogo ad acqua ed elettricità ricavate in modo pulito.
—–
Per ricevere tante notizie e consigli utili specialmente sul mondo auto e moto, sugli autovelox e su come difendersi dalle truffe, è possibile iscriversi gratis al canale Quotidiano Motori su Telegram. Vi invitiamo a seguirci anche su Google News cliccate qui sotto per l’iscrizione gratuita!