Tesla Supercharger V4

Sindacati svedesi contro Tesla: ora gli obiettivi sono i Supercharger

Sono i Supercharger di Tesla l’ultimo obiettivo degli scioperi che stanno colpendo l’azienda di Elon Musk in  Svezia. Un sindacato responsabile della manutenzione, pianificazione, costruzione e connessione delle colonnine di ricarica per veicoli elettrici ha dichiarato che a partire dal […]

Sono i Supercharger di Tesla l’ultimo obiettivo degli scioperi che stanno colpendo l’azienda di Elon Musk in  Svezia. Un sindacato responsabile della manutenzione, pianificazione, costruzione e connessione delle colonnine di ricarica per veicoli elettrici ha dichiarato che a partire dal 4 marzo non risponderà più alle richieste dell’azienda.

Seko, il Sindacato Svedese per i Dipendenti dei Servizi e delle Comunicazioni, ha annunciato un atto di solidarietà con altri sindacati attualmente in conflitto con Tesla per un accordo di contrattazione collettiva. Secondo Seko, a partire dal 4 marzo non verranno più effettuati lavori di servizio, costruzione, pianificazione, o qualsiasi altra azione che possa mantenere operativi i Supercharger Tesla nel Paese.

In una nota a Reuters Gabriella Lavecchia, presidente di Seko, ha dichiarato che:

La lotta che IF Metall sta portando avanti è importante per l’intero modello di contratto collettivo svedese.

Anche altri sindacati nella regione hanno preso misure simili, per esercitare pressione su Tesla in modo da firmare un accordo di contrattazione collettiva che coprirebbe il 90% di tutti i dipendenti in Svezia. Ricordiamo che il conflitto sindacale contro Tesla ha coinvolto sindacati che si occupano della raccolta dei rifiuti, della posta e della consegna delle targhe, e delle operazioni portuali, inclusi il trasporto e la consegna dei veicoli Tesla.

Da notare che, fino ad oggi, le azioni sindacali intraprese in Svezia avevano lo scopo principale di esercitare pressione sull’azienda, ma l’ultima mossa di Seko rischia di ripercuotersi sui consumatori. I Supercharger Tesla rappresentano la soluzione più rapida ed efficiente per la ricarica dei veicoli elettrici, un vantaggio non limitato esclusivamente ai possessori di auto Tesla, ma esteso a tutti coloro che guidano un veicolo elettrico.

Questo sviluppo amplia il conflitto sindacale, mettendo in luce come le strategie di protesta possano avere effetti collaterali che vanno oltre l’obiettivo iniziale di influenzare le decisioni aziendali, colpendo direttamente gli utenti finali dei servizi. La dipendenza dalla rete di Supercharger per le ricariche veloci diventa così un punto di vulnerabilità sia per Tesla sia per un’ampia fascia di consumatori, evidenziando l’importanza critica di tali infrastrutture per il sostegno alla mobilità elettrica.

Fonti: Seko, Teslarati, Reuters

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