La storia di Takaya Todoroki, un pilota che sogna di gareggiare in Formula 1 e la sigla del cartone animato, scritta da Franco Migliacci e Vito Tommaso, che è diventata un successo.
Siamo a fine anni ’70 quando in Giappone va in onda “Arrow Emblem: Grand Prix no taka“, in inglese “Arrow Emblem: Hawk of the Grand Prix” un cartone animato di 44 episodi sul mondo delle corse automobilistiche. In Italia arriva poco dopo, nei primi anni ’80, sull’allora Rete A.
Il protagonista è Takaya Todoroki, pilota il cui sogno è gareggiare in Formula 1 con la sua macchina. Viene aiutato da Niki Lans, personaggio ispirato a Niki Lauda.
Takaya decide che per vincere c’è bisogno di una vettura completamente nuova, e crea la Todoroki Special con quattro ruote anteriori sterzanti e quattro posteriori.
E’ proprio questa automobile che nella realtà si ispira alla Tyrrel a sei ruote, a far centro nella fantasia dei bambini e dei ragazzini dell’epoca, unitamente ad una sigla decisamente “epica”. Volete sentirla? Eccola qui sotto:
Scritta dal grandissimo Franco Migliacci, indimenticabile autore di tanti grandi successi come “Nel blu dipinto di blu”, e Vito Tommaso, musicista e direttore d’orchestra ed autore tra gli altri di “Profumo di mare” sigla italiana di “Love Boat”, la sigla di Grand Prix e il Campionissimo era interpretata dai SuperRobots, gruppo che all’epoca aveva siglato tanti successi nel mondo dei cartoni animati.
E se vi siete persi la puntata precedente, ecco la sigla di Superauto Mach5!
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