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Sicurezza Stradale: obiettivo zero morti con AI e Big Data

Niente morti sulle strade con AI e Big data

La sicurezza stradale è importante e va sempre di più di pari passo con lo sviluppo delle automobili. Dall’inizio del nuovo millennio in Italia il numero di morti dovuti ad incidenti stradali è diminuito notevolmente. Infatti, le vittime sono passate da 7.096 nel 2001 a 3.378 nel 2017, con un calo del 52,4% (fonte Istat). Data interessanti emersi da un’elaborazione del Centro Studi Auto Aziendali.

Il risultato raggiunto dipende dall’effetto congiunto di notevoli miglioramenti introdotti nella normativa stradale, nei controlli, nelle infrastrutture e soprattutto nella qualità delle auto. Vi è però un ulteriore elemento che dovrebbe consentire di puntare ad azzerare il numero di morti sulle strade. Si tratta della sempre maggiore disponibilità dei dati rilevati dai sensori installati a bordo dei veicoli e dall’intelligenza artificiale (AI) che ne consente un’interpretazione sempre più sofisticata.

Sulle automobili attualmente in produzione esistono già diverse ed utili soluzioni tecnologiche (telecamere di bordo, sensori, scatole nere e sistemi di geolocalizzazione) che permettono di raccogliere dati sulla localizzazione del veicolo, sugli stili di guida e sui i consumi, nonché la possibilità di monitorare lo stato d’uso del veicolo e dei parametri esterni (condizioni stradali e atmosferiche, traffico, situazioni di rischio, ecc.). Tutto questo a grandissimo beneficio della Sicurezza Stradale.

Per incrementare la sicurezza dei veicoli in circolazione, in un articolo apparso su Auto Aziendali Magazine di parla dell’enorme mole di dati oggi disponibile e che potrebbe già essere elaborata da software in grado di fare tre tipi di analisi molto complesse: analisi predittive, prescrittive e cognitive. L’analisi predittiva consente di ricavare dai dati una previsione sugli eventi che si verificheranno in futuro; l’analisi prescrittiva fornisce indicazioni su cosa sia opportuno fare per reagire nel modo migliore al verificarsi di determinati eventi; l’analisi cognitiva, grazie alla messa a punto di algoritmi di intelligenza artificiale sempre più avanzati, è in grado di trasformare i dati grezzi in conoscenza e trasmettere queste informazioni all’uomo in linguaggio naturale, al fine di supportarlo nel prendere decisioni sempre più accurate, tempestive e corrette.

Il futuro quindi fa ben sperare. Auguriamoci quindi che le case accelerino al massimo sull’impiego dell’Intelligenza Artificiale rendendo, pertanto, sempre più sicura la guida dei veicoli e non più utopistico l’obiettivo di non avere morti sulle strade.

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