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Segnalare un autovelox con lampeggianti: cosa si rischia, le multe.

L’uso dei lampeggianti per segnalare autovelox o posti di blocco è vietato dal codice della strada e comporta una multa. L’uso dei lampeggianti per avvisare altri automobilisti della presenza di un autovelox o di un posto di blocco comporta una […]

L’uso dei lampeggianti per segnalare autovelox o posti di blocco è vietato dal codice della strada e comporta una multa.

L’uso dei lampeggianti per avvisare altri automobilisti della presenza di un autovelox o di un posto di blocco comporta una infrazione amministrativa per la quale viene inflitta una multa. In questo articolo, esamineremo da diverse prospettive il tema, analizzando le leggi del codice della strada e le sentenze della giurisprudenza italiana.

Il codice della strada

Il codice della strada prevede specifici casi in cui è possibile utilizzare i dispositivi luminosi della propria auto, come i fari abbaglianti e anabbaglianti secondo l’Art. 153 del Codice della Strada. L’uso improprio di questi dispositivi, come per esempio il lampeggio per segnalare la presenza di un autovelox o di un posto di blocco, è classificato come un illecito amministrativo, soggetto a una sanzione che varia da 41 a 168 euro.

Cos’è un uso improprio dei fari?

Nel contesto del codice della strada, un uso improprio dei fari si verifica quando questi vengono utilizzati per scopi non previsti dalla norma. Tra gli usi impropri rientra la segnalazione della presenza di un autovelox o di un posto di blocco.

La giurisprudenza italiana

Nonostante il codice della strada categorizzi l’uso improprio dei dispositivi luminosi come un illecito amministrativo, la giurisprudenza italiana ha una visione più sfumata dell’argomento.

Segnalare un posto di blocco non è reato

Secondo diverse sentenze italiane, segnalare la presenza di un posto di blocco o di un autovelox non costituisce un reato. Non rientra, per esempio, nel reato di interruzione di pubblico servizio (art. 340 del Codice Penale). Questo perché l’informazione viene condivisa in un gruppo chiuso, come potrebbe essere una chat di WhatsApp o Telegram, a cui accedono solo gli iscritti, e non tutti gli utenti della strada.

La segnalazione tramite fari o clacson

Se non è reato segnalare un posto di blocco o un autovelox tramite messaggi sul telefonino, non lo è neanche la segnalazione effettuata con fari o clacson. Questo comportamento, tuttavia, integra un illecito amministrativo, come previsto dall’articolo 153 del codice della strada.

La segnalazione tramite app e navigatori satellitari

Alcuni automobilisti utilizzano app di messaggistica per segnalare o localizzare autovelox o posti di blocco. Questo comportamento integra la violazione dell’art. 45 comma 9-bis del codice della strada, che prevede una multa da 827 a 3.312 euro, più la confisca del dispositivo utilizzato.

Segnalare pattuglie e autovelox su WhatsApp

Segnalare la presenza di pattuglie o autovelox su WhatsApp o altre app di messaggistica è considerato un illecito amministrativo, ma non un reato. La chat di WhatsApp è considerata “chiusa”, poiché vi partecipano solo gli automobilisti che si sono previamente iscritti.

Conseguenze della segnalazione

Se da un lato segnalare un posto di blocco o un autovelox non è considerato un reato, dall’altro comporta una serie di conseguenze. La prima e più evidente è la multa prevista per l’uso improprio dei dispositivi luminosi. Inoltre, se la polizia nota un conducente che sta segnalando la presenza di un posto di blocco o un autovelox lampeggiando con i fari, può contestare immediatamente la contravvenzione, fermare l’automobilista e multarlo.

Il ricorso alla multa

Un conducente ha la possibilità di impugnare la multa ricevuta per aver segnalato con i lampeggianti la presenza di un autovelox o un posto di blocco. Tuttavia, è difficile riuscire a dimostrare di non aver commesso il fatto, rendendo il procedimento lungo, difficile e costoso.

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