tik tok

Si sdraiano in strada e scansano le auto all’ultimo: l’ultima “challenge” su TikTok

Sdraiarsi sulla strada mentre le automobili sfrecciano: l'ultima pericolosa sfida che si diffonde su Tik Tok.

È emersa una nuova e pericolosa tendenza su Tik Tok: giovani in cerca di emozioni e fama si sdraiano lungo le strade mentre le automobili sfrecciano a tutta velocità, scansandole all’ultimo momento. Questo preoccupante fenomeno è stato riscontrato in Piemonte, nei pressi di Torino.

Secondo quanto riportato da La Stampa, qualche sera fa intorno alle 22:30, una donna ha avvistato da lontano una figura sdraiata lungo la corsia opposta a quella che stava percorrendo. Solo in quel momento la conducente si è resa conto che si trattava di un ragazzino di 15-16 anni che, improvvisamente, si è rialzato in piedi appena le vetture si avvicinavano. Vicino a lui c’erano almeno altri due coetanei, che ridevano divertiti di fronte all’audace gesto del minore.

Le telecamere di sorveglianza della polizia locale hanno immortalato la scena, mostrando chiaramente uno dei giovani che si sdraia sulla strada, parallelo alla corsia, per poi spostarsi ai bordi della carreggiata al rumore di un veicolo in avvicinamento.

Alcuni automobilisti che stavano percorrendo la stessa strada hanno prontamente segnalato l’accaduto, notando questa pericolosa bravata. Si tratta di una delle cosiddette “challenge” che si diffondono attraverso i social media, mettendo a rischio la vita dei giovanissimi che cercano di emularle.

L’incitamento da parte dei social media

Questa nuova sfida, che coinvolge giovani incoscienti, rappresenta un grave pericolo per la loro incolumità. Sdraiarsi sulla strada mentre le auto passano a grande velocità è ovviamente un comportamento estremamente rischioso e imprudente.

I giovani che si lasciano coinvolgere in questa pericolosa “challenge” potrebbero pagare un prezzo molto alto. Le conseguenze potrebbero essere drammatiche, mettendo a repentaglio la loro vita, ma anche quella degli automobilisti che si trovano improvvisamente di fronte a una situazione di pericolo. Le conseguenze potrebbero essere mortali, nel caso venissero coinvolti motociclisti o ciclisti.

È importante sensibilizzare i giovani sui rischi connessi a questo tipo di comportamenti È fondamentale che i genitori, le scuole e la società nel suo insieme si impegnino nell’educazione e nella prevenzione di tali comportamenti irresponsabili. E’ però altrettanto vero che una buona parte della colpa è dei social media come Tik Tok che non sono gestiti in Europa e sono praticamente indifferenti a ciò che viene pubblicato sulle proprie piattaforme

Vietare le “challenge” sui social potrebbe essere una soluzione?

Le sfide virali sui social media hanno guadagnato popolarità negli ultimi anni, ma purtroppo non sempre portano a conseguenze positive. Questi “giochi” o “challenge” sono spesso promossi da influencer o diffusi tra i giovani attraverso video e foto sui social network. Ma possono anche essere comportamenti odiosi come quello di chi ha usato un’ambulanza come taxi a sirene spiegate.

Molti ragazzi cercano di emulare queste sfide per dimostrare il proprio coraggio o attirare l’attenzione online. Tuttavia, è fondamentale capire che dietro le quinte di queste sfide esiste un reale pericolo, che può causare gravi danni fisici e persino la morte.

I social media devono assumersi le proprie responsabilità nel monitorare e rimuovere contenuti che promuovono comportamenti rischiosi e illegali. Le piattaforme online dovrebbero adottare misure più rigorose per impedire la diffusione di sfide pericolose e per proteggere la sicurezza dei loro utenti, in particolare dei giovani più vulnerabili.

In caso contrario, dovrebbe essere il legislatore a livello europeo a prendere in mano le redini, e vietare o far bloccare questo genere di contenuti, a suon di multe milionarie.

—–

Vi invitiamo a seguirci su Google News su Flipboard, ma anche sui social come FacebookTwitter, PinterestInstagram. Non esitate a condividere le vostre opinioni e le vostre esperienze commentando i nostri articoli.

telegram

 

Lascia un commento