Un altro prestanome che si era intestato fittiziamente ben 914 automobili individuato questa a volta a Napoli dalla Polizia di Stato. Ancora una volta registriamo come esistano nel nostro Paese fenomeni di questo genere, senza che scattino campanelli di allarme quando una società, seppur fittizia, riesca ad intestarsi quasi 1.000 automobili. Un numero di veicoli che solo grandi industrie o società possono annoverare nella propria flotta.
Ma vediamo come sono andate le cose. La scoperta nasce in seguito all’indagine relativa ad un inseguimento sul G.R.A. di Roma, quando nello scorso luglio un uomo con il volto coperto da un passamontagna riusciva a scappare abbandonando il veicolo. Auto poi sequestrata perchè gli agenti avevano rinvenuto all’interno diversi arnesi utilizzabili per furti e rapine.
Veniva quindi verificato che era stata usata per altri reati a Bologna, e che era intestata ad una società cooperativa a responsabilità limitata con sede legale a Novara, adibita al commercio all’ingrosso di ferramenta, il cui amministratore unico è un uomo di 65 anni. Particolare interessante: l’uomo è senza fissa dimora.
Gli investigatori sono riusciti a rintracciare l’amministratore della società a Napoli. Dopo i primi accertamenti, hanno notato che a carico dello stesso risultavano dal 2020 ben 3 segnalazioni per irreperibilità proprio a Novara. Non solo, è emerso che pur essendo senza fissa dimora, l’uomo è anche amministratore unico e legale rappresentante anche di un’altra società, che si occupa almeno teoricamente di commercio di autovetture.
La verifiche hanno permesso di stabilire come la sua carta di identità è stata in passato utilizzata numerose volte presso agenzie di pratiche auto per intestazione fittizia di veicoli. E’ stata perciò ritirata ed inviata al comune di Novara per l’annullamento.
Le indagini hanno fatto emergere una serie di intestazioni fittizie di automobili, utilizzate per commettere ed agevolare reati in tutto il Paese. In totale sono state registrate ben 914 intestazioni fittizie.
L’uomo è stato quindi denunciato e gli sono state contestate violazioni del Codice della Strada con una multa per un importo complessivo pari ad 496.302 euro in attesa della cancellazione d’ufficio al P.R.A. Sono in corso ulteriori indagini di natura fiscale-amministrativa, dato che entrambe le società non risultano aver mai prodotto utili, ma neanche presentato dichiarazione dei redditi ed effettuato comunicazioni ai fini di I.V.A.
Dopo la cancellazione dal P.R.A., nel caso in cui venissero fermate per controlli, le auto verranno sequestrate e confiscate, con il ritiro della carta di circolazione.
—–
Vi invitiamo a seguirci su Google News su Flipboard, ma anche sui social come Facebook, Twitter, Pinterest e Instagram. Non esitate a condividere le vostre opinioni e le vostre esperienze commentando i nostri articoli.