robot polar rover autonomo

Un rover autonomo esplorerà l’Antartide raccogliendo dati sul clima

Un team di studenti olandesi sta progettando un rover autonomo elettrico che potrà perlustare il Polo Sud raccogliendo dati sul clima.

I membri di un team di studenti dell’Università di Eindhoven stanno per imbarcarsi in una missione esplorativa al Polo Sud con un rover di ricerca autonomo a energia solare.

Composto da 17 studenti di otto diverse facoltà dell’Università Tecnica di Eindhoven (TU/e), il Team Polar afferma che condurre ricerche sul clima al Polo Sud è attualmente costoso e poco sostenibile. Si tratta di mettere in campo basi di ricerca dedicate e mezzi pesanti, che funzionano con carburante che deve essere trasportato in aereo. Al contrario, il governo olandese sta cercando di condurre ricerche sul clima senza alcuna base fissa e con la minor presenza umana possibile. Ecco allora che lo sviluppo di un rover antartico autonomo potrebbe aiutare in questo sforzo.

Per avere un’idea del tipo di tecnologia necessaria per costruire una piattaforma di raccolta dati itinerante, i membri del team saranno presto a bordo della nave di esplorazione polare ibrida gas-elettrica Commandant Charcot per una spedizione di due settimane al Polo Sud.

L’intensità del sole è estremamente bassa, così come la temperatura. I pannelli solari e le batterie tendono a funzionare male in queste condizioni, quindi gli studenti stanno cercando il modo per rendere il sistema più resistente alle intemperie. Inoltre, il paesaggio bianco e la mancanza di punti di riferimento creano una sfida per la guida autonoma.

Gli studenti hanno diviso il progetto in tre aree di sviluppo. Si parte da un robusto propulsore elettrico a batteria, compresi i pannelli solari. Poi si passa alla costruzione del telaio ed alla relativa meccanica per garantire che il rover sia attrezzato per sopravvivere in un ambiente estremo. Infine l’equipaggiamento del veicolo con la tecnologia di navigazione autonoma, lavorando anche per consentire il trasferimento dei dati via satellite in aree con copertura limitata.

In questa fase, i progettisti hanno praticamente una pagina bianca, ma il rendering mostra che il team ha optato per un grosso veicolo a forma di T a ruote piuttosto che cingoli, con sensori di navigazione accanto ai pannelli solari in alto. C’è anche un radar a penetrazione del suolo per rilevare i crepacci nel ghiaccio, insieme a un carico utile del sensore volto a raccogliere dati che aiuteranno i ricercatori “a rispondere a domande importanti” sul clima che cambia.

Il Team Polar spera di avere il suo primo prototipo in funzione nel 2022.

 

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