Robotire, il gommista robot potrà presto a far parte della quotidianità degli americani. Non si tratta infatti di un progetto futuribile ma di qualcosa molto concreto. RoboTire è una start-up che ha sede a San Francisco. L’idea è semplice quanto complessa e curiosa: vediamo come funziona.
E’ possibile ridurre il tempo di attesa nel cambio gomme di una vettura? Secondo RoboTire un uomo ci mette un’oretta a fare il cambio di quattro gomme, convergenza ed equilibratura compresa. Secondo noi ci si mette molto meno, quello che è invece certo è che una persona non può andare al massimo della propria velocità per tutto il proprio turno di lavoro.
Robotire: come funziona?
Ecco allora che entra in scena RoboTire, ovvero un robot che può cambiare un treno completo di pneumatici in 10 minuti netti. Il robot, che è stato progettato in collaborazione con Mitsubishi Robotics, fa parte di un sistema più complesso che viene proposto alla cifra di 250.000 dollari.Il funzionamento è illustrato nel video qui sotto.
[embedcontent src=”youtube” url=”https://youtu.be/tUHrQSVz3X8″]
Troppo? In realtà il business model prevede di concederne l’uso in licenza a centri di assistenza, rivenditori e altri punti vendita. Ai primi clienti che faranno parte del progetto pilota della società, la società addebiterà tra i 5 ed i 7 dollari per pneumatico. Una volta lanciato il Robotire, si prevede un costo di tra i 10 ed i 15 dollari per pneumatico.
A questo punto c’è da pensare che i gommisti potrebbero soddisfare più clienti, spostando la manodopera su lavori più qualificati. D’altra parte potrebbero entrare nel mercato dei pneumatici officine non specializzate, ma ora in grado di offrire lo stesso servizio, o addirittura potrebbero scendere in campo grandi gruppi specializzati nel franchising.
E’ un modello sostenibile? A quanto pare ogni robot dovrebbe generare guadagni per 10.000 dollari al mese, per recuperare le spese dell’investimento in circa due anni. La start-up è attualmente in trattativa con diverse società multinazionali, tra cui Bridgestone, con cui l’azienda ha già collaborato per il progetto pilota in un’officina di riparazione auto in California.
—–
Se questo articolo vi è piaciuto, condividetelo sui vostri social. Vi invitiamo a seguire Quotidianomotori.com su Google News, ma anche su Flipboard, Facebook, Twitter e Instagram. Non esitate a condividere le vostre opinioni e/o esperienze commentando i nostri articoli.