Un inizio con il botto per Rivian, che al debutto al Nasdaq di New York ha registrato valori pazzeschi delle azioni appena collocate: da 78 a 106,78 dollari (+36,9%) per una chiusura a 100,73 dollari (+29,1%). Interessante come la borsa americana stia puntando forte sui produttori di veicoli elettrici, tanto che anche Lucid lo scorso mese aveva registrato un movimento simile. Con una differenza fondamentale, perchè Lucid ha appena consegnato le prime auto elettriche, mentre Rivian Automotive ha alle spalle ordini sulla carta, per 100.000 furgoni elettrici ad Amazon.
Rivian sale, Lucid scende
Speculazioni o qualcuno ci crede davvero? Se con il botto di Rivian, le azioni Lucid sono scese, c’è da dire che per sostenere Rivian sono scesi in campo colossi del calibro di Amazon, che è comunque già titolare del 20% del capitale, ma anche Blackstone e Soros Fund per un valore complessivo di 5 miliardi di dollari. Tra l’altro, non è un mistero l’ammirazione di Bezos per Scaringe, tanto da arrivare a definirlo “uno dei più grandi imprenditori che abbia mai incontrato”.
In totale si parla di una raccolta di ben 11,9 miliardi di dollari, e potrebbero arrivarne altri grazie ad una operazione finanziaria su altre azioni dell’azienda americana.
Vale più di Ford e GM
In pratica oggi Rivian vale 76,4 miliardi di dollari, che sono quasi in linea con l’obiettivo degli 80 miliardi indicato all’avvio della quotazione. E, durante gli scambi la quotazione ha superato i 107 miliardi di dollari, più alta quindi degli 80 miliardi di Ford e gli oltre 86 miliardi di General Motors, gli altre due costruttori 100% americani. Da notare, comunque, che Ford possiede il 5% di Rivian, e che quindi beneficia in ogni caso della sua quotazione in borsa.
Ha iniziato con i pick-up e i furgoni per Amazon.
Ci siamo occupati più volte di Rivian Automotive, fondata R.J. Scaringe nel 2009, per il pickup elettrico R1T. Viene prodotto a Normal in Illinois con numeri piccolissimi: non più di 1.200 auto per il 2021. La promessa è di arrivare a 150 mila in due anni grazie all’aumento della capacità dell’impianto ed altri tre stabilimenti arrivo in Texas, Cina ed Europa. Anche perchè, da qualche parte i 100.000 furgoni elettrici e le 55.000 prenotazioni per l’R1T e per il SUV elettrico R1S dovranno pur essere prodotte, ed alla fine consegnate.
Per arrivare a questi numeri bisogna avere le spalle enormi, visto che gli inizi sono sempre in perdita. Per Rivian si parla di perdite di più di un miliardo di dollari nel 2020, ed una cifra simile si prospetta anche per il 2021. Numeri che non spaventano gli investitori, con una euforia per Rivian che non può che sembrare eccessiva.
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