Attrarre nuovi investitori esteri è una priorità per il governo Meloni, che ha potenziato la struttura del ministero delle Imprese e del Made in Italy per favorire questo obiettivo. In questo contesto, si è sviluppata l’idea di proporre alcuni marchi storici italiani, come Innocenti ed Autobianchi, a case automobilistiche cinesi interessate a produrre in Italia, affiancando con 300-400mila vetture la produzione di Stellantis.
Le discussioni tra Roma e Pechino sono in corso da mesi e coinvolgono grandi nomi come Byd, Great Wall Motors, Chery Automobile, Dongfeng e Jac. Durante una recente missione a Pechino, il ministro Urso ha incontrato i vertici di queste aziende per esplorare la possibilità di localizzare la produzione in Italia, utilizzando un marchio “made in Italy”. Secondo quanto scrive il Sole24Ore, la proposta di utilizzare un marchio storico italiano, simile a quanto avvenuto in Inghilterra con MG e Saic, è sul tavolo delle trattative.
I marchi ed i brevetti interessati
L’idea è appunto quella di rilanciare marchi come Innocenti ed Autobianchi, ormai caduti nell’oblio, e trova fondamento in una specifica disposizione della legge per il Made in Italy, che il governo ha incluso per attrarre nuovi investitori. Il decreto attuativo del ministero delle Imprese, che sarà operativo a breve, prevede due modalità per acquisire un marchio: il subentro nella titolarità di un marchio che un’azienda intende cessare e la decadenza dei marchi non utilizzati da almeno cinque anni, ritenuti di particolare interesse nazionale.
Il ministero può richiedere la decadenza del marchio all’Ufficio brevetti e, se accolta, registrare il marchio e offrirlo a nuove imprese disposte a investire in Italia. La cessione del marchio avverrà tramite un contratto di licenza di almeno 10 anni, con clausole di risoluzione automatica in caso di cessazione dell’attività o delocalizzazione.
Il governo ha già compiuto i primi passi registrando i marchi Innocenti ed Autobianchi presso l’Ufficio brevetti con nuove caratteristiche grafiche. Resta da vedere se questi marchi rimarranno inutilizzati o se saranno effettivamente utilizzati nei negoziati con i costruttori cinesi.
Situazione complessa
La situazione è complessa, dato che i marchi Innocenti e Autobianchi sono attualmente di proprietà di Stellantis, che in passato aveva valutato un rilancio per il mercato low cost. Tuttavia, il lungo periodo di inattività ha portato il governo a considerare nuove possibilità.
Ad aprile, durante la disputa sull’utilizzo del nome “Milano” per il modello Alfa Romeo prodotto in Polonia, ci sono state interlocuzioni con Stellantis riguardo alla protezione dell’italian sounding e ai marchi storici. Qualche settimana dopo, la schermaglia sul tricolore apposto sulla Topolino, prodotta in Marocco, con il sequestro di 134 esemplari da parte della Guardia di Finanza.
Il registro ufficiale dell’Ufficio italiano brevetti e marchi, consultabile online, conferma l’intenzione del governo. Il ministero delle Imprese ha ottenuto la registrazione dei marchi Innocenti e Autobianchi il 28 marzo 2024, dopo aver depositato la domanda il 10 novembre 2023. La vera sfida sarà verificare l’effettiva applicabilità del decreto per la cessione su licenza di questi marchi.
I prossimi mesi saranno cruciali per capire se queste operazioni avranno successo e se i marchi storici italiani torneranno in vita, ma soprattutto se il nostro Paese ospiterà produzione cinese di automobili per arrestare il declino italiano.