Richard Hammond ha recentemente pubblicato un video sul canale What’s Next, che condivide con i colleghi Jeremy Clarkson e James May, in cui condivide alcuni dettagli sul coma causato dal suo incidente del 2006, durante le riprese di Top Gear.
Cosa è successo a Richard Hammond
Quello del 2006 è il più grave incidente successo ad Hammond, anche se non è l’unico. Un altro grave sinistro, per esempio, lo ha visto coinvolto nell’aprile del 2017, stavolta durante le riprese di The Grand Tour, a bordo di una Rimac Concept One, supercar elettrica croata, la quale si ribalta e prende fuoco. Niente coma, in quel caso, ma una gamba rotta e delle costole fratturate.
Nel 2006 andò peggio. Il 20 settembre di quell’anno, la produzione era alla base dell’aeronautica militare britannica di Elvington, vicino a York. Qui, Hammond stava guidando un dragster chiamato Vampire alla velocità di 463 km/h, con l’obiettivo di battere il record realizzato nel 2000 dal pilota Colin Fallows, arrivato con lo stesso mezzo a 483 km/h.
Al settimo giro di pista, la gomma anteriore destra perse aderenza portando il conduttore britannico fuoristrada, con l’auto che si ribaltò incagliandosi nell’erba. Il casco di Hammond si aprì, portando a diretto e violento contatto il suo voltocon il terreno.
Trasportato al reparto neurologico dell’ospedale di Leeds, rimase in coma per 5 settimane. In questo periodo, durante il quale sia la moglie Mindy che i colleghi facevano regolare visita, ha raccontato di sognare di essere nello stesso luogo naturale nel Lake District, dove camminava per raggiungere un albero, mentre le parole, gridate a gran voce, della moglie lo “costringeva” a rimanere in vita.
“Nella mia mente stavo camminando su queste colline qui nel Lake District, con vista su Buttermere. Mi stavo divertendo a passeggiare e gradualmente ho avuto un senso crescente di… sai quando sai di essere nei guai? Quella sensazione è cresciuta e cresciuta“. Camminando verso l’albero, racconta di una crescente sensazione di difficoltà, così forte da farlo tornare indietro e svegliarlo.
“A quanto pare [Mindy, ndr] gridava e urlava e mi imprecava ‘non osare morire’. Ed è stato allora che sono tornato indietro da questo albero, nel mio sogno. Ed è stato allora che mi sono svegliato. Il mio ultimo pensiero mi ha portato in un posto che amo e dove sono felice. Non ho paura di questo vecchio albero. Lo supero regolarmente… ogni volta che lo supero, mi sento confortato. So che è dove andrò“.
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