ricaricare un'auto elettrica kia

Quanto costa fare il pieno all’auto elettrica a casa e alle colonnine?

Il costo del "pieno" di energia elettrica per le automobili non è semplice da calcolare: vediamo quali sono le unità di misure e le variabili sul prezzo dell'energia.

Quanto costa ricaricare un’auto elettrica è una domanda lecita, perché se è vero che spesso si parla di risparmio, è vero che solo in pochi hanno già avuto esperienze in ambiente domestico. Il costo della ricarica dell’auto elettrica potrebbe diventare importante nel prossimo futuro, con l’uscita di modelli di auto elettriche economiche. Per fare un po’ i calcoli, dobbiamo fare pratica con le unità di misura, con la velocità di carica e sui sistemi di ricarica. Vediamo insieme i fattori che influenzano i costi di ricarica.

Come si misura l’elettricità che arriva alla batteria dell’automobile elettrica?

Per sapere quanto può costare ricaricare un’auto elettrica, è importante sapere innanzitutto come si “misura” la ricarica elettrica. Se siamo ovviamente abituati a litri per quanto riguarda benzina, gasolio e gpl, oppure kg per quanto riguarda il metano, con l’elettricità il discorso è diverso.

Per sapere “quanto ho ricaricato”, è necessario usare i kWh, ovvero i kilowattora. Quindi, se il kW misura la potenza, il KWh misura la quantità di energia. Di conseguenza, il kWh rappresenta l’energia assorbita in 1 ora da un apparecchio da 1 kW di potenza. Per questo motivo, anche se il sistema internazionale utilizzi i Joule, il kilowattora è utilizzato come unità di vendita dell’energia elettrica da parte delle aziende del settore.

Cos’è il wallbox, a cosa serve e quanto costa aumentare la potenza dell’impianto domestico?

I tempi per ricaricare un’auto elettrica con la rete domestica sono piuttosto lunghi. Considerando che in Italia la potenza standard per abitazione è di 3 kW, il tempo di ricarica “pieno” per una vettura elettrica può arrivare a superare le 8 ore. Questo senza contare che la quantità di energia assorbita durante la ricarica potrà facilmente portarvi al momentaneo “distacco per esubero potenza” se usate altri apparecchi elettrici come forno, lavatrice, ecc.

Per ovviare a questo problema la soluzione è doppia. Da una parte l’aumento della potenza dell’impianto domestico, dall’altra installazione di un wallbox.

Per quanto riguarda l’aumento di potenza, c’è da dire che dal 1° gennaio 2017 è possibile richiedere l’aumento a scaglioni di 0,5 kW, anche se nel nostro caso è consigliabile passare ad almeno 6 kW. Sebbene sia necessario controllare il proprio contratto e quanto previsto dal proprio gestore, possiamo stimare la spesa iniziale per l’adeguamento attorno ai 250 €, con un aumento della bolletta di circa 75 € anno, considerando che il costo del kWh non varierà.

Per quanto riguarda il wallbox, molto sinteticamente serve ad aumentare il voltaggio e l’amperaggio per diminuire il tempo di ricarica. Questo può scendere da 8 a 5 ore, ma anche a 2 o 3 ore a seconda del tipo di wallbox e dalla capacità dell’impianto elettrico. Il costo del wallbox e della sua installazione può variare da 1.000 ai 3.000 €. Ci sono aziende automobilistiche che offrono il wallbox compreso nel presso della vettura, come nelle recenti proposte i JuiceBox di Hyundai e Smart con EnelX.

Recentemente sono in via di sviluppo la possibilità di avere impianti domestici gestiti da aziende terze, senza dover pagare adeguamento di impianto o wallbox. La ricarica verrà addebitata sul proprio conto, con il contatore di proprietà del fornitore che deve quindi farsi carico dell’allaccio e di garantire la potenza corretta per il proprio impianto.

Quanto costa ricaricare un’auto elettrica a casa?

Facciamo un paragone ideale tra auto tradizionali ed auto elettriche. Il “serbatoio” dell’auto elettrica è la batteria, e la capacità che di solito consideriamo in litri, in questo caso dipende dalla quantità di elettricità che riesce ad assorbire, esattamente come accade negli smartphone.

Proviamo a fare qualche calcolo. Attualmente la capacità delle batterie auto elettriche di piccola taglia come le citycar, varia tra i 16 kWh e i 24 kWh, alle quali corrisponde una autonomia reale tra i 100 ed i 200 km.  Consideriamo il minimo, ovvero 16 kWh di batteria: per la ricarica completa saranno necessarie circa 4,5 ore con impianto domestico da 3,7 kW, per un consumo totale di 16 kWh. Se paghiamo 1 kWh 0,25 € iva inclusa, per un “pieno” si spendono 4 €, volendo stare più larghi con contratti più onerosi, si possono spendere fino a 5 €. Attenzione, perchè abbiamo parlato di costo al kWh. A questi vanno aggiunti i costi in bolletta che variano da famiglia a famiglia, e da operatore a operatore.

Quanto costa ricaricare un’auto elettrica alle colonnine?

Come per la benzina, i prezzi variano a seconda del fornitore al quale ci vogliamo rivolgere. Non solo, ogni azienda può offrire abbonamenti o sconti a seconda delle proprie strategie di marketing.

Vediamo i costi della ricarica alle colonnine di alcuni fornitori, secondo i dati che abbiamo potuto raccogliere:

OperatoreNome tariffaCosto €kWh inclusiCosto €/kWh
EnelXFlat Small25600,42
EnelXFlat Large401200,33
Be ChargeBe Super100381000,38
Be ChargeBe Happy5021500,42
DufercoFlat Mensile30,53000,1
DufercoRicaricabile48,81000,49
DufercoRicaricabile91,52000,46
DufercoRicaricabile170,84000,43
HeraFlat Mensile20400,5

Possiamo comunque supporre che per ricaricare un’auto elettrica si possano spendere in media circa 0,45 euro al kW (ricarica da 22 kWh) per arrivare fino a 0,50 € per kW per le ricariche veloci.

Ovviamente il discorso è completamente diverso per Tesla, che con i propri SuperCharger offre diverse agevolazioni ai propri clienti.

Il costo di ricarica verrà infine influenzato dalla capacità complessiva della batteria, ovviamente. Calcoli da tenere bene a mente quando si tratta di auto elettriche long range, ovvero con autonomia massima per la quale è possibile affrontare un viaggio. Sul mercato stanno incominciando ad arrivare: per sapere quali sono, clicca qui >>>

 

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