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Ricarica auto elettriche: rapida o lenta? Vantaggi e svantaggi.

I pro e i contro della ricarica rapida e lenta per auto elettriche. Qual è la soluzione migliore? Cerchiamo di capire come funziona per sapere quale scelta fare.  La questione della ricarica delle auto elettriche è sempre oggetto di discussioni e […]

I pro e i contro della ricarica rapida e lenta per auto elettriche. Qual è la soluzione migliore? Cerchiamo di capire come funziona per sapere quale scelta fare.  

La questione della ricarica delle auto elettriche è sempre oggetto di discussioni e dibattiti in rete così come nella vita “reale”. Da una parte, l’avvento della ricarica rapida DC promette di ridurre drasticamente i tempi d’attesa, evocando l’immagine di un futuro in cui le auto elettriche (BEV) possano eguagliare o persino superare la praticità dei loro omologhi a combustione interna. Dall’altra, la realtà tecnica della ricarica rapida o ultrarapida pone interrogativi non trascurabili sulla sua sostenibilità a lungo termine.

La ricarica domestica, pratica, economica, ma lunga

Wallbox Pulsar Plus
Image: Pulsar

La ricarica AC domestica, con la classica presa o con un wallbox, è la soluzione più comoda e utilizzata dalla maggior parte dei proprietari di BEV. Comoda perché è sufficiente lasciare l’auto in garage la sera per trovarla carica la mattina dopo, economica perché le tariffe domestiche sono sempre le più convenienti.

Una metodologia che però si confronta con la lentezza imposta dai limiti infrastrutturali esistenti. Dai tipici 3 kW standard per arrivare ai 6 o 7 kW, è comunque un impegno che richiede pianificazione e pazienza, con il “pieno” che auto elettriche si misura in tempi di attesa in giorni piuttosto che in ore.

Ricarica rapida: costosa e “usurante”

Colonnine Free To X
Image: Quotidiano Motori

L’opzione della ricarica rapida DC, offre una soluzione apparentemente ideale, permettendo di recuperare l’80% della capacità della batteria in tempi che variano da 20 minuti a un’ora. Tuttavia, questa convenienza si paga in termini economici, data la maggiore spesa energetica e l’infrastruttura richiesta. Alla colonnina deve infatti arrivare una considerevole “quantità” di energia, in poco tempo.

C’è un ulteriore aspetto da considerare, ovvero la salute a lungo termine della batteria. La ricarica rapida, infatti, può accelerare il processo di degradazione delle batterie agli ioni di litio, compromettendo la loro durata e efficienza nel corso degli anni.

La questione diventa ancora più complessa se si considerano le varie strategie adottate dai produttori per mitigare tali effetti. Alcuni veicoli, dotati di sistemi di raffreddamento più avanzati, sono in grado di gestire meglio il calore generato dalla ricarica rapida, riducendone l’impatto negativo. Tuttavia, non tutti i BEV sono equipaggiati allo stesso modo, lasciando alcuni modelli più esposti ai rischi di un degrado delle prestazioni.

La soluzione? Scegliere a seconda delle condizioni

In generale, la ricarica rapida è un’opzione eccellente per chi viaggia su lunghe distanze, dove il tempo è un fattore importante. Per l’uso quotidiano, se si utilizza l’auto elettrica principalmente per tragitti brevi, la ricarica lenta a casa o presso colonnine AC è più economica e salutare per la batteria.

E’ consigliabile utilizzare la ricarica rapida con moderazione e non abusarne, per preservare la durata della batteria e ottimizzare i costi di ricarica.

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