Tanti auguri a Nissan UK che festeggia i 35 anni dall’apertura dello stabilimento di Sunderland presentando una Nissan Newbird EV Restomod, ovvero uno dei peggio riusciti di sempre. Se fino a qualche anno fa prendere modelli youngtimer e montarci un motore elettrico ci lasciava un po’ a bocca aperta, oggi sta diventando routine. Proprio per questo motivo è necessario investire tempo e risorse per ottenere un effetto “WOW”, un po’ come accaduto recentemente con Hyundai Grandeur Restomood.
Ed ecco allora che in Inghilterra hanno preso una Nissan Bluebird, la prima auto ad uscire dalla fabbrica Nissan di Sunderland, e l’hanno riempita di strisce fluo. Teoricamente il colore dell’auto dovrebbe essere un blu brillante, che diventa un triste grigio spento alla luce del sole.
Il mood fluo dovrebbe essere simpatico, qui invece grida vendetta, perché non ha alcuna attinenza con il corpo della vettura e sembra davvero quella aggiunta non necessaria, che rovina tutto. Cosa dire della riga viola sotto alla targa?
Molto meglio tutto ciò che non è stato toccato da questa follia, come gli interni, in perfetto stile squadrato anni ’80, che ricordano un razionalismo che fu anche di Giugiaro.
Probabilmente ora qualcuno si starà chiedendo se mi sono svegliato con il piede storto. No, è semplicemente che gli anni ’80 non si possono “liquidare” con quattro adesivi fluo. Anche perché questo restomood sembra stonato due volte, considerando quanto il fluo sia stato amato dai giapponesi.
Pure da noi in Italia non si scherzava in questo campo: siamo stati la patria dell’eccesso e dei paninari, ed in questo contesto giochiamo “in casa”. Nel 1986, quando la Bluebird uscì da Sunderland, il fluo trovava in Italia un interprete in Elio Fiorucci, il re della moda pop che riusciva anche a passare agli album di figurine nel 1984. Qui sotto un esempio, con l’accostamento corretto di colori e proporzioni dei colori stessi.
Tutto questo per dire che il confine tra vero effetto fluo anni ’80, ed un effetto “meh”, come quello della Newbird, è davvero sottile. Si poteva fare meglio, e si doveva fare meglio. Per il resto… ancora tanti auguri ai nostri amici di Sunderland.
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