Quanto costa ricaricare un’auto elettrica è, dopo l’autonomia, la domanda che si fanno tutti quando pensano al suo acquisto. L’incremento della mobilità elettrica, infatti, fa sì che sempre più persone si stiano approcciando al complesso mondo della ricarica di queste vetture.
Sicuramente lo sviluppo dell’auto elettrica è frenato da tanti gestori, non tanto perché incompatibili tra loro visto che ormai sono tutti “in streaming”, quanto perché richiedono contratti e abbonamenti, senza che si possa pagare direttamente con carta o bancomat.
A questo si aggiungono anche le diverse potenze di ricarica, che aumentano o diminuiscono il prezzo. Quel che è certo, è che tutti hanno tariffe in “€/kWh”, esattamente come la benzina e il diesel sono in €/litro, ma esistono anche abbonamenti che con un canone mensile garantiscono una certa quantità di kWh.
Quanto costa ricaricare un’auto elettrica in base alla batteria e dalla potenza
Per calcolare quanto costa ricaricare un’auto elettrica dobbiamo sapere il tipo di vettura elettrica o ibrida plug-in che si possiede, ovvero la capacità della loro batteria. Si badi bene che è un discorso che vale anche per le auto endotermiche, che hanno serbatoi più o meno capienti, i quali possono essere, di conseguenza, più o meno costosi da riempire.
Ci sono battery electric vehcile, o BEV, come la Dacia Spring, con pacco batteria da 27,4 kWh; soluzioni intermedie come la Fiat 500e, che ha batteria da 42 kWh; e poi vetture con batterie importanti, come la Hyundai Ioniq 6 o Kia EV6 che arrivano a 77,4 kWh, o ancora la BMW iX o la Lotus Eletre che superano i 100 kWh. È evidente, quindi, che ricaricare una Dacia Spring non comporta costi particolarmente alti, mentre ricaricare auto elettriche ad alta autonomia rende più sottili, a volte nulle, le differenze con un pieno di benzina.
Tipi diversi di colonnina, costi diversi di ricarica
L’altro fattore da non dimenticare per calcolare quanto costa ricaricare un’auto elettrica è la tipologia e quindi la potenza della colonnina. Ricaricare a una Wallbox domestica, o a un impianto, ovviamente presenta i costi più bassi, visto che si sta tra i 3 e i 7 kW di potenza.
Seguono le cosiddette colonnine “Quick” a corrente alternata (AC), da 11 o 22 kW;e poi ci sono le Fast e Ultra-Fast, a corrente continua (DC), con potenze da 45 fino a oltre 300 kW, che permettono le ricariche più rapide ma che sono anche le più costose nelle tariffe base.
I costi di ricarica dei diversi operatori
Di seguito le tariffe di quelli che sono i gestori più diffusi:
Operatore | € / kWh (AC) | € / kWh (DC) |
Enel X Way | 0,69 € / kWh | 0,89 € / kWh (<150 kW) |
0,99 € / kWh (>150 kW) | ||
Be Charge | 0,60 € / kWh | 0,85 € / kWh (<100 kW) |
0,90 € / kWh (<150 kW) | ||
0,95 € / kWh (>150 kW) | ||
Free To X | 0,69 € / kWh | 0,69 € / kWh |
Ionity | 0,49 € / kWh (anche per DC fino a 50 kW) | 0,79 € / kWh |
A2A e-Moving | 0,56 € / kWh | 0,86 € / kWh (<150 kW) |
0,95 € / kWh (>150 kW) |
Le tariffe sono aggiornate a luglio 2023.
Quanto costa il pieno di ricarica di un’auto elettrica?
Per capire il costi di ricarica per un “pieno”, riprendiamo i tre esempi di prima, Dacia Spring, Fiat 500e e Hyundai Ioniq 6, e poniamo di dover passare dallo 0 al 100%:
Sulla Spring, una ricarica completa in AC da Enel X Way il massimo che si può spendere è € 18,90 (con la precedente tariffa era 15,89).
Sulla 500e, seguendo gli stessi esempi la ricarica costa un massimo di € 28,98 (in precedenza: € 24,36), in DC fino a 150 kW € 37,38 (prima era € 21,00), in DC di oltre 150 kW € 41,58; mentre alle più potenti Ionity € 33,18.
Sulla Ioniq 6, sempre tenendo conto degli stessi esempi, i prezzi sono di € 53,4 (prima era €44,80, e prima dei rincari di ottobre 2022 € 29,00), € 68,8 (prima era € 36,25), € 76,6 (Enel X Way oltre 150 kW) e € 61,1.
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