Negli Stati Uniti, i Supercharger Tesla stanno iniziando ad accogliere auto elettriche non Tesla, come il Ford F-150 Lightning e la Chevy Blazer EV. Si tratta di una bella notizia per i proprietari di auto elettriche di Ford, Rivian e General Motors, che ora possono ricaricare presso la rete più capillare di tutti gli USA.
Se i proprietari di Tesla si stanno già lamentando per le code alla ricarica in aumento, forse Tesla non aveva messo in conto un’altra serie di problemi, specialmente a causa della posizione delle prese di ricarica sulle auto e della lunghezza limitata dei cavi dei Supercharger.
C’è da dire che il design compatto dei cavi dei Supercharger Tesla funziona perfettamente per le auto di Elon Musk, dove la posizione della presa è sempre nello stesso punto. Tuttavia, per le auto non Tesla, che hanno la presa posizionata in punti diversi, collegarsi ai Supercharger può diventare complicato. Come racconta Insidevs, alcuni proprietari di Cadillac Lyriq hanno lamentato la difficoltà nel raggiungere il cavo, dovendo persino parcheggiare in modo decisamente poco pratico per connettersi.
La soluzione di Tesla e i problemi di parcheggio
Tesla ha offerto una soluzione temporanea: parcheggiare fuori dalle righe per poter utilizzare i cavi. Tuttavia, questo crea ulteriori problemi, soprattutto in aree molto frequentate o durante periodi di grande affluenza, come le festività.
Parcheggiare male può bloccare più stalli e ridurre la capacità di ricarica per altri utenti. Alcuni video di proprietari di veicoli non Tesla, come il Blazer EV, mostrano un parcheggio più attento utilizzando gli stalli più estremi per ridurre l’impatto su altri utenti, ma questo non è sempre possibile in tutte le stazioni.
La convivenza tra Tesla e non-Tesla ai Supercharger
Nel frattempo, gli utenti Tesla dovranno condividere le stazioni di ricarica con un numero crescente di auto non Tesla. Con più produttori che si uniscono alla rete Supercharger nel 2024, la gestione degli stalli potrebbe diventare ancora più complicata.
Le polemiche sono all’ordine del giorno, con i social network testimoni di un’escalation di insulti più o meno sarcastici.
