Quando si parla di auto elettriche, la posizione della presa di ricarica può sembrare un dettaglio di poco conto. In realtà, questa scelta ha un impatto significativo sulla praticità d’uso e sulla compatibilità con le infrastrutture di ricarica.
Nel caso di Tesla, la presa è posizionata sul lato sinistro, nella parte posteriore dell’auto. Una scelta apparentemente studiata nei minimi dettagli, ma che in realtà è nata da un’esigenza personale di Elon Musk.
La rivelazione di Peter Rawlinson
Peter Rawlinson, ex capo ingegnere della Tesla Model S e ora CEO di Lucid Motors, ha svelato a PCMag un retroscena curioso su questa decisione. Durante la fase di progettazione della Model S, Rawlinson aveva inizialmente proposto di posizionare la presa di ricarica sul parafango anteriore sinistro, vicino alla portiera del conducente. Questa posizione avrebbe permesso di accedere alla ricarica senza dover fare manovre complicate.
Musk, però, bocciò l’idea. Il motivo? Il layout del suo garage in affitto a Bel Air non si adattava a quella configurazione. Secondo Rawlinson, Musk preferiva avere la presa nella parte posteriore sinistra per evitare di inciampare nel cavo di ricarica. Nonostante fosse una soluzione legata a una necessità personale, la decisione fu adottata per l’intera gamma Tesla e oggi caratterizza tutti i Supercharger del marchio.
Le conseguenze della scelta di Tesla
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Questa decisione ha comunque avuto un impatto su tutto il settore delle auto elettriche. A differenza delle auto con motore a combustione, dove il tappo del serbatoio è generalmente su uno dei due lati dell’auto, le BEV non hanno vincoli tecnici precisi per la posizione della presa di ricarica. Ogni costruttore ha adottato soluzioni diverse: ad esempio Nissan Leaf la posiziona sul frontale, mentre Ford l’ha collocata vicino alla portiera del conducente.
Il problema è diventato evidente con l’apertura della rete Supercharger di Tesla ad altri marchi. Molte auto elettriche, avendo la presa in posizioni differenti, devono occupare due postazioni per riuscire a collegare i cavi, creando difficoltà agli altri utenti. Tesla ha cercato di risolvere il problema introducendo le colonnine Supercharger V4, dotate di cavi più lunghi, ma il problema della compatibilità tra diverse posizioni della presa di ricarica resta aperto.
Anche Lucid si adatta al “modello Tesla”
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Nonostante le critiche alla scelta di Tesla, anche Lucid Motors ha dovuto adeguarsi. Il nuovo SUV Lucid Gravity, per esempio, ha posizionato la presa di ricarica sul lato posteriore sinistro, proprio per garantire la compatibilità con i Supercharger Tesla. Rawlinson ha ammesso che, nonostante ritenga la scelta di Musk poco razionale, per questioni pratiche è impossibile ignorare lo standard imposto da Tesla.
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