Polestar 3

Polestar 3: il SUV da 516 CV a partire da 89.900 €

Polestar 3 è il primo SUV del marchio svedese con un design aerodinamico, potenza fino a 510 CV e guida autonoma

Non la versione definitiva della splendida Precept, che sarà identificata col numero 5, ma il primo SUV del marchio svedese ed ex scuderia di Volvo. Parliamo di Polestar 3, vettura che incarna la nuova filosofia stilistica, un nuovo concetto di prestazioni e tutte le novità in termini di tecnologia e sicurezza, “mutuate” da Volvo.

Il marchio svedese, che proprio in questi mesi dovrebbe arrivare in Italia con la Polestar 2 (noi l’abbiamo provata in Danimarca!), per questo nuovo hyper SUV usa una piattaforma inedita, che condivisa anche con la Volvo EX90, erede della XC90 anch’essa prossima a una rivelazione. Con una potenza fino a 516 CV e 610 km di autonomia, avrà un listino a partire da 89.900 €.

Polestar 3: il SUV sarà costruito in America

Polestar 3 nasce nello specifico per il mercato americano, pur rimanendo ovviamente disponibile anche nella gamma dei paesi europei in cui il marchio è presente.

Polestar 3

Il SUV sarà inizialmente costruito nello stabilimento Volvo di Chengdu, in Cina, dalla metà del 2023 con le prime consegne previste nel quarto trimestre del prossimo anno. Dal 2024 partirà anche la produzione nello stabilimento Volvo di Rigdeville, nella Carolina del Sud insieme a Volvo S60 ed EX90, dove progressivamente si sposterà tutta la produzione

Polestar 3

Una visione ambiziosa, oseremmo dire: secondo Ingenlath, Polestar 3 è destinata ad essere “una delle auto più rispettose del clima mai realizzate“, il tutto senza rinunciare a prestazioni e tecnologia. Nel tempo, infatti, offrirà la guida autonoma in autostrada grazie al sensore LiDAR di ultima generazione, realizzato da Luminarono e alimentato da un potente processore Nvidia.

Polestar 3

Polestar 3 è anche il primo modello del marchio a distaccarsi completamente da Volvo, a livello stilistico. Il legame è evidente, ma riprende gli elementi stilistici della Precept, come già possiamo vedere dai gruppi ottici anteriori, rielaborazione del Mjöllnir (il martello di Thor) in chiave ancora più moderna, “a doppia lama” come li definisce Ingenlath.

Polestar 3

Il posteriore, di cui sono mostrati maggiori dettagli nelle foto, vede dei fari sottili e orizzontali simili a quelli della 2, ma inseriti in un blocco scuro che richiama vagamente i modelli Volvo. Ci sono poi due prese d’aria laterali nella zona inferiore, più infossata, e della plastica nera a sottolineare l’aspetto SUV. Guardandola di lato, Polestar 3 per quanto massiccia ha una linea abbastanza snella e slanciata, complici le grandi ruote e il tetto che scende, quasi a dare una forma coupé.

Polestar 3

In generale, Polestar 3 gode di una posizione ampia e potente, e per essere un SUV è abbastanza aerodinamico, merito di un’ottimizzazione sottile ma efficace come un’ala aerodinamica anteriore integrata nel cofano, una posteriore nello spoiler e, sempre dietro, delle pale aerodinamiche posteriori.

Polestar 3

Dentro, assistiamo a un’evoluzione del tipico abitacolo Polestar.

Polestar 3

I materiali sono stati selezionati per “le loro credenziali di sostenibilità“, ma anche per enfatizzare un’estetica premium. I rivestimenti sono in MicroTech bio-attribuito, pelle certificata per il benessere degli animali e rivestimenti in lana sempre tracciabili, per la volontà di Polestar di essere trasparente che include anche una valutazione completa del ciclo di vita del modello a inizio produzione.

Tecnologia e sicurezza

Questa è la prima vettura di Polestar a usare un processore Nvidia Drive per tutti i dati computazionali del software di Volvo Cars, un vero e proprio cervello di Intelligenza Artificiale che serve a elaborare i dati raccolti dai numerosi sensori e dalle telecamere dell’auto per le funzionalità avanzate di sicurezza e di assistenza alla guida.

Polestar 3

L’infotainment è alimentato anche da un SoC Snapdragon Cockpit sviluppato da Qualcomm Technologies, che sfrutta lo Snapdragon Digital Chassis sviluppato appositamente per piattaforme automobilistiche aperte e scalabili, e che darà vita anche a esperienze immersive all’interno del veicolo.

Polestar 3

Lato sicurezza, come la “cugina” Volvo EX90 la Polestar 3 dispone di tutta la tecnologia avanzata per la sicurezza attiva e passiva, e questo include sensori radar interni per la rilevazione di movimenti sub-millimetrici dentro l’auto in modo da proteggere bambini o animali domestici da partenze accidentali, ma anche da colpi di calore o ipotermia grazie al collegamento con il climatizzatore.

Polestar 3

Polestar ha poi lavorato con Zenseact, Luminar, SmartEye per dotarsi di ADAS all’avanguardia, per un totale di cinque moduli radar, cinque telecamere esterne e dodici sensori a ultrasuoni esterni. Sotto l’ala aerodinamica anteriore è presente una SmartZone che raggruppa gran parte dei sensori anteriori, un modulo radar riscaldato e una telecamera, tanto da diventare emblema del design del marchio. Inoltre, dentro ci sono due telecamere di monitoraggio del conducente a circuito chiuso che introducono, per la prima volta su una Polestar, la tecnologia di tracciamento oculare di SmartEye: queste telecamere monitorano gli occhi del conducente, attivando messaggi di avviso, suoni e una funzione di arresto di emergenza quando notano che il conducente è distratto, assonnato, o non risponde più.

Polestar 3

L’infotainment è invece spinto da Android Automotive OS e si muove sul display touch centrale da 14,5 pollici, e come ci ha abituato il marchio integra tutti i servizi di Google, tra cui Maps e Assistant.

Prestazioni

Polestar 3 è disponibile sempre con due motori elettrici, che polarizzano la potenza verso la parte posteriore. La versione base ha una potenza totale di 489 CV e 840 N/m di coppia massima, che salgono a 516 CV e 910 N/m con la Performance Pack.

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La vettura dispone di guida One Pedal, e di Torque Vectoring Dual Clutch sull’asse posteriore, evolvendo quanto sviluppato per la prima volta su Polestar 1. Inoltre, è disponibile una funzione di disaccoppiamento per il motore elettrico posteriore, che fa sì che l’auto si muova solo con quello anteriore per risparmiare energia, per esempio, nella marcia cittadina o quando non è necessaria la piena potenza. Polestar 3 ha di serie il controllo avanzato del telaio e sospensioni pneumatiche a doppia camera, che le permettono di adattarsi e regolare la velocità dello smorzatore attivo a 500 Hz.

Polestar 3

Tutto è spinto da un pacco batterie da 111 kWh per un’autonomia stimata fino a 610 km su ciclo WLTP. La batteria ha un design a celle prismatiche in un guscio protettivo in alluminio rinforzato in acciaio al boro con raffreddamento a liquido, e l’auto ha di serie una pompa di calore in modo da usare il calore ambientale per il precondizionamento del clima e della batteria. L’auto ha tecnologia di ricarica bidirezionale per cui, in futuro, potrebbe adottare funzionalità Vehicle To Grid e Plug & Charge.

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