Pilota automatico Tesla

Pilota automatico Tesla: un incidente ogni 7.290.328 km!

Numeri da urlo!

Tesla da record: l’azienda di Elon Musk ha di recente pubblicato il suo consueto rapporto sulla sicurezza dei suoi veicoli, documento che rilascia ogni tre mesi dal quale emerge che che il pilota automatico Tesla viene coinvolto in un incidente davvero pochissime volte.

Pilota automatico Tesla: quando si dice perfezionarsi

È anche questo che si intende quando si dice che Tesla è molto vicina al raggiungimento del famigerato livello 5 della guida autonoma, il livello necessario per far sì che una vettura si guidi praticamente e completamente da sola. Sono risultati che si possono già ammirare nel pilota automatico Tesla già presente su tutta la gamma, dalla Model 3 alla Model X. Del resto, Tesla non ha mai nascosto di puntare molto sulla sicurezza, una delle caratteristiche che spinge il cliente all’acquisto di una vettura del marchio (che, quindi, vuole rivaleggiare con Volvo).

Stando ai risultati, il secondo trimestre del 2020 ha visto un incidente ogni 7.290.328 km a livello globale, e uno ogni 770.875 km negli Stati Uniti. Un leggero peggioramento a livello globale rispetto al primo trimestre di quest’anno, che però è un record a tutti gli effetti. Si tratta, comunque, di una differenza minima e non rilevante a livello statistico. Va, inoltre, riportato il grande miglioramento all’interno degli Stati Uniti, ovvero un risultato 10 volte migliore rispetto al Q1 2020.

Ecco i risultati nello specifico:

  • 1 incidente ogni 7,92 milioni di km con pilota automatico attivato.
  • 1 incidente ogni 2,04 milioni di km con pilota automatico disattivato ma con attive tutte le funzioni di sicurezza.
  • 1 incidente ogni 2,51 milioni di km senza pilota automatico e senza funzioni di sicurezza.

Il miglioramento è evidente, sono molti di più i km percorsi con il pilota automatico Tesla attivato prima che si verifichi un incidente, mentre quando l’auto è guidata completamente dal conducente c’è più probabilità che avvenga un sinistro. Giusto per rendere ancora più veritiero il detto “errare è umano”.

Pilota automatico Tesla: alcune considerazioni

Questi dati vanno però meglio approfonditi. Infatti, attualmente il pilota automatico Tesla viene usato soprattutto nei viaggi in autostrada, e meno in città, anche perché il pilota automatico in ambito urbano sta venendo introdotto proprio in questo periodo. Ed è noto che gli incidenti sono molto più comuni in città che in autostrada, per via appunto dei semafori, delle rotonde e in generale di tutti gli ostacoli che si possono incontrare nelle vie cittadine.

Ad ogni modo, comunque, si tratta di un risultato ottimo e sorprendente. Chi ha esperienza nella guida delle vetture dell’azienda americana, di solito è concorde nel dire che il pilota automatico Tesla attivato migliora sensibilmente la sicurezza. Certo, si parla sempre di pilota automatico e non di guida autonoma, quindi il conducente deve sempre stare molto attempo; ma il pilota automatico Tesla viene in aiuto perché aggiunge molti più occhi a quelli di chi guida, grazie alle telecamere e ai radar e a un sistema di Intelligenza Artificiale molto evoluto in grado di non colpire le altre auto e di riconoscere, e quindi evitare, gli oggetti sulla strada.

Ricordiamo che le funzionalità di sicurezza attiva sono attivi su tutti i veicoli di Tesla dal settembre del 2014, tra cui anche il pilota automatico Tesla. Visto che ogni vettura del marchio è perennemente connessa, l’azienda è in grado di raccogliere questi dati che coprono miliardi di km in tutto il mondo (oltre 1 miliardo gli utenti con pilota automatico Tesla attivato) per comprendere e analizzare le diverse modalità con cui si verificano gli incidenti. Da qui, l’azienda sviluppa e distribuisce nuovi aggiornamenti volti a migliorare sempre di più sia il pilota automatico Tesla e i sistemi di sicurezza, sia l’esperienza stessa con le vetture dell’azienda.

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