L’ultimo aggiornamento di Google Maps è tra i più interessanti mai introdotti dal servizio di navigazione di Big G, perché implementa una nuova opzione per ridurre le emissioni e i consumi dei veicoli. Si chiama “Eco-Friendly routing” ed è stato introdotto qualche settimane fa, anche se solo negli ultimi giorni gli utenti hanno incominciato a vederlo. I percorsi ecologici Google Maps, quindi, hanno un doppio scopo: risparmiare carburante e ridurre anche le emissioni di CO2. E se siete interessati al lato economico, qui ci sono i nostri 10 consigli per consumare meno.
Percorsi ecologici Google Maps: come funzionano
L’aggiornamento del servizio di Big G è semplice nel suo funzionamento. Google Maps, infatti, suggerirà all’utente un percorso che serva a ridurre il consumo di carburante. Certamente può essere più lungo o richiedere più tempo rispetto al tradizionale “percorso più veloce”, ma bisogna tenere conto che l’obiettivo è quello di risparmiare carburante. Ad ogni modo, ha dichiarato Google, in qualche caso il percorso più veloce sarà anche il più efficiente.
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Se, nell’impostazione di una destinazione, vengono mostrati più percorsi, Google è anche in grado di mostrare il relativo risparmio di carburante in percentuale, e la differenza ETA tra i percorsi con consumi bassi e quelli più veloci. L’utente ha quindi sempre modo di scegliere tra i due, in semplicità: il percorso ecologico è infatti segnato da una foglia verde per essere subito riconoscibile. Chiunque non avesse il desiderio di vedere il percorso ecologico, può disattivare la funzione in modo che Maps mostri solo quelli più veloce.
I percorsi ecologici Google Maps e l’intelligenza artificiale
Google è riuscita a implementare questa nuova funzionalità, insieme a quella che calcola tutti i costi di un percorso, grazie all’intelligenza artificiale e ai dati del “National Renewable Energy Laboratory” (NREL) del Dipartimento dell’energia degli Stati Uniti.
Ovviamente, anche Google sa che non tutte le auto sono uguali, e che alcune sono più efficienti in specifici contesti rispetto ad altre, e viceversa. Per esempio, le auto ibride ed elettriche sono più efficienti in città, e meno in autostrada. Al contrario, benzina e soprattutto diesel consumano meno in contesti extraurbani. Non è da escludere che il nuovo software possa in futuro essere personalizzato per un tipo di alimentazione specifica, ma al momento sembra essere troppo complesso.
Stando a quanto dice Google, se gli utenti si rifacessero davvero ai nuovi percorsi ecologici, potrebbero tagliare di oltre 1 milione di tonnellate le emissioni di carbonio ogni anno, più o meno come togliere 200.000 auto dalla strada. Che questo sia vero o meno, non lo sappiamo, ma certo è che, visti anche gli aumenti di tutti i carburanti (elettricità compresa), non è niente male come aggiornamento!
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