Per chi viaggia in Europa, la patente italiana nel 2025 rappresenta una garanzia di mobilità. È valida in tutti i Paesi dell’Unione Europea e dello Spazio Economico Europeo, a patto che sia in corso di validità e non sospesa o revocata in Italia.
Non è necessario convertirla per brevi soggiorni. Tuttavia, se si decide di trasferire la residenza in uno di questi Paesi, è prevista la possibilità di convertire la patente secondo le normative locali. Vediamo nel dettaglio dove è valida la patente italiana e dove è necessaria la patente internazionale.
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La patente italiana in Europa
Ecco dove la patente italiana è pienamente riconosciuta: Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia (inclusi territori come la Guyana Francese e La Réunion), Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia e Ungheria.
Attenzione: al momento la patente digitale italiana è valida solo nel nostro Paese. Più avanti sarà possibile utilizzarla anche a livello di Unione Europea.
Paesi extra UE dove la patente italiana è valida
Anche in diversi Paesi europei non appartenenti all’Unione, la patente italiana è accettata grazie ad accordi bilaterali e alla partecipazione all’Area Schengen.
Tra questi troviamo: Albania, Andorra, Città del Vaticano, Gibilterra, Groenlandia, Islanda, Isole Faroe, Moldova, Norvegia, Liechtenstein, Monaco, Regno Unito, San Marino, Turchia e Ucraina.
In questi Stati, i cittadini italiani possono guidare senza dover convertire la propria licenza, a patto di rispettare le normative locali.
Guidare negli Stati Uniti con la patente italiana
Negli Stati Uniti la situazione è più articolata.
Dal 2014, le autorità americane hanno raccomandato, senza obbligo uniforme, di associare la patente italiana a un permesso internazionale di guida o a una traduzione ufficiale.
Per soggiorni turistici inferiori ai tre mesi (con visto ESTA), la validità varia da Stato a Stato:
- In Stati come California, Florida, Nevada, Washington e altri, è sufficiente la patente italiana in corso di validità.
- In Stati come Connecticut, Massachusetts, Pennsylvania, Virginia, è richiesto anche il possesso della patente internazionale.
- In Arizona, New Jersey e New Mexico, è accettata la patente italiana se accompagnata da una traduzione certificata o dalla patente internazionale.
- In Texas, Louisiana, Oklahoma e Arkansas, è obbligatorio avere una patente internazionale.
Chi intende visitare più Stati durante il viaggio dovrebbe informarsi in anticipo per evitare problemi.
Quando serve la patente internazionale
Nei Paesi che aderiscono alla Convenzione di Vienna sulla circolazione stradale, la patente italiana è riconosciuta. Tuttavia, per guidare, è spesso richiesta anche la patente internazionale, che si può ottenere presso la motorizzazione civile in Italia.
Alcune curiosità rendono ancora più importante essere ben informati:
- In Arabia Saudita, pur essendo riconosciuta la patente internazionale, per anni le donne non potevano guidare (normativa modificata solo recentemente).
- In Francia, è consigliato avere un etilometro a bordo dell’auto.
- In Germania, è vietato fermarsi sulle corsie di emergenza senza motivo valido; restare senza carburante in autostrada può comportare multe salate.
Poiché le normative possono cambiare, si consiglia sempre di consultare i siti ufficiali delle ambasciate o dei consolati prima di partire, verificando quali documenti siano richiesti insieme alla patente italiana.