Nel 2024 è arrivata anche in Italia la patente digitale, che si può richiedere gratuitamente sull’App IO e affianca quella fisica.
Al momento può essere utilizzata solo in Italia, ad esempio, in caso di controllo di routine o in qualsiasi altra situazione, ma non è valida fuori dal territorio italiano, al pari di quello che succede negli altri paesi. Tuttavia, in seguito a un accordo raggiunto tra consiglio dell’Unione Europea e Parlamento Europeo, entro il 2030 tutti i cittadini euroepi avranno accesso a una patente di guida digitale che farà parte di un più ampio sistema di identità digitale comune per tutti i Paesi membri.
L’introduzione della patente digitale non andrà a eliminare quella fisica, che potrà comunque essere richiesta dal cittadino che la desideri. L’accordo deve ancora ricevere l’approvazione formale del Consiglio dell’UE e del Parlamento Europeo, ma è chiaro che la direzione segnata è quella della digitalizzazione anche burocratica dell’Unione.
Come sarà la patente digitale europea
La patente digitale potrà essere conservata una speciale European Digital Identity Wallet. Questo strumento, attualmente in fase di sviluppo, consentirà di accedere alla patente da qualsiasi dispositivo elettronico, rendendo il documento valido in tutti i Paesi membri senza bisogno di esibire il formato fisico. Tuttavia, i cittadini potranno comunque richiedere la versione tradizionale della patente se lo desiderano.
Entrambe le versioni – digitale e fisica – avranno una validità di 15 anni per la guida di automobili e motociclette. Se la patente viene usata anche come documento d’identità ufficiale, dovrà essere rinnovata ogni 10 anni per garantire che le informazioni personali e la foto siano sempre aggiornate.
Nuove norme anche sulla sicurezza
Oltre alla patente digitale, le nuove normative mirano anche a migliorare la sicurezza stradale attraverso un periodo di prova obbligatorio di almeno due anni per i neopatentati. Durante questo periodo, chi viene sorpreso a guidare sotto l’effetto di alcol o droghe sarà soggetto a sanzioni più severe. Inoltre, si prevede una maggiore uniformità nella valutazione dell’idoneità alla guida basata su criteri sanitari comuni tra gli Stati membri.
Un altro cambiamento significativo riguarda l’introduzione della guida accompagnata per i giovani di 17 anni. Se in possesso della patente e sotto la supervisione di un conducente esperto, i neopatentati potranno acquisire esperienza al volante in un ambiente controllato. Questo sistema, che in Italia è in parte già presente, ha lo scopo di migliorare la formazione dei giovani conducenti e di ridurre la carenza di autisti professionisti nel settore dei trasporti che riguarda molte città europee, tra cui Milano.
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