Pannelli solari nei parcheggi, ma anche sui tetti delle logistiche e degli ipermercati: ecco come recuperare energia per le auto elettriche e non solo.
Pannelli solari e, in generale, il fotovoltaico sono le soluzioni più gettonate per la ricarica delle auto elettriche: recuperare energia per garantire un futuro sostenibile alla mobilità e al pianeta è un tema di stretta attualità.
Come fare? La proposta avanzata da uno studio della Western University dell’Ontario è semplice: sfruttare i numerosi parcheggi dislocati nelle nostre città, dotandoli di pensiline fotovoltaiche. Lo stesso concetto, ovviamente, è ampliabile anche ai tetti degli headquarters delle logistiche e degli ipermercati.
Pensiline solari nei parcheggi: lo studio americano
Punto di partenza dello studio è il fatto che i parcheggi sono ideali per l’installazione di pannelli solari su larga scala. Da questo presupposto, gli americani si sono chiesti cosa succederebbe se la catena della gdo Walmart coprisse con pannelli solari tutti i suoi 3.571 parcheggi delle sue sedi statunitensi.
La risposta che hanno tratto è che la produzione teorica di energia solare di Walmart con questo sistema sarebbe di ben 11,1 gigawatt: una potenza pari a quella di dodici grandi centrali elettriche a carbone e di una quantità di elettricità sufficiente a fornire energia a 8,325 milioni di case. Oltre che ovviamente alle auto elettriche.
La situazione in Italia
Traslando il discorso all’Italia, dove l’utilizzo delle auto elettriche sta crescendo ma soffre ancora la carenza di infrastrutture, nel nostro Paese sono attivi oltre 700 ipermercati e solo a Milano ci sono, in totale, 30.000 parcheggi, con il Comune che punta da tempo ad offrire vantaggi alla mobilità a zero emissioni. Costruire pannelli fotovoltaici, è chiaro, richiede investimenti, ma, come accade negli altri Paesi, questi ultimi potrebbero essere sostenuti da incentivi e politiche del Governo.
Le fonti rinnovabili oggi in Italia rappresentano una piccola fetta della produzione energetica: nel 2021 hanno pesato solo il 31% sull’intero consumo nazionale. Nel prossimo futuro, però, potrebbero costituire una chiave fondamentale per la crescita dei punti di ricarica e della mobilità elettrica, tenendo conto anche e soprattutto delle linee guida tracciate negli ultimi tempi dall’Unione Europea.
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