Le turbine eoliche sono fondamentali per la produzione di energia pulita, ma lo smaltimento delle loro pale dismesse rappresenta una sfida complessa. Mentre gran parte delle componenti, come la navicella e la struttura metallica, possono essere riciclate, le pale in fibra di vetro sono difficili da trattare a fine vita.
Secondo il National Renewable Energy Laboratory (NREL) di Denver, tra il 2023 e il 2028, negli Stati Uniti verranno dismesse tra 3.000 e 9.000 pale all’anno, un numero destinato a salire fino a 20.000 unità annue entro il 2040. In Europa e Cina, dove si trovano i parchi eolici più estesi al mondo, il problema dello smaltimento è ancora più grande.
Il continuo sviluppo di turbine sempre più grandi, come il modello Dongfang da 26 MW in costruzione in Cina, rende urgente trovare soluzioni per gestire queste strutture a fine ciclo.
L’innovazione cinese: dalle pale eoliche all’asfalto

Un team del Lanzhou Institute of Chemical Physics, appartenente alla Chinese Academy of Sciences, ha sviluppato una soluzione innovativa per riciclare le pale eoliche. Il metodo prevede la frantumazione e il trattamento chimico dei materiali, che vengono poi incorporati nelle miscele per asfalto e cemento utilizzate nella costruzione stradale.
Nel settembre 2024, i ricercatori hanno sperimentato questa tecnologia con una società edile, utilizzandola per pavimentare un tratto dell’autostrada Qingfu nella città di Lanzhou, nel nord-ovest della Cina. A cinque mesi dalla posa, il manto stradale non ha mostrato crepe o deformazioni, confermando la validità del processo.
Altre soluzioni per il riciclo delle pale eoliche

Il metodo di Lanzhou si aggiunge a un numero crescente di iniziative per riutilizzare le pale eoliche dismesse. Alcuni esempi includono quelli di Siemens, che ha usato le pale per creare pensiline per i parcheggi di bici e moto, Global Fiberglass Solutions, con sede a Kirkland, Washington, trasforma le pale in pellet di plastica rinforzata, utilizzati per realizzare componenti durevoli come chiusini stradali.
Veolia, azienda leader nella gestione dei rifiuti, sminuzza le pale e le utilizza nei forni per sostituire carbone, sabbia e argilla nella produzione del cemento. C’è anche Carbon Rivers, startup del Tennessee, che impiega un processo di pirolisi ad alta temperatura per recuperare le fibre di vetro, che vengono riutilizzate nell’industria automobilistica.
Il problema dello smaltimento delle pale eoliche diventa un’opportunità
Negli ultimi anni sono stati sviluppati nuovi materiali per facilitare il riutilizzo delle pale, tra cui resine a dissoluzione rapida e termoplastiche riciclabili. Tuttavia, il problema dello smaltimento delle pale già in uso rimane urgente.
Il team di Lanzhou continuerà a testare la propria tecnologia su nuove infrastrutture, con l’obiettivo di renderla un processo scalabile e applicabile su larga scala. Se adottato su vasta scala, questo metodo potrebbe trasformare un problema ambientale in un’opportunità per costruire strade più resistenti e sostenibili.
—
Per ricevere tante notizie e consigli utili specialmente sul mondo auto e moto, è possibile iscriversi gratis al canale Whatsapp e quello Telegram di Quotidiano Motori. Vi invitiamo a seguirci anche su Mastodon, Google News su Flipboard, ma anche su Facebook e Pinterest. Non esitate a condividere le vostre opinioni e le vostre esperienze commentando i nostri articoli.