Omnia Novus

Omnia Novus, l’auto creata con il design di altre 250 auto

Omnia Novus è un rendering particolare che sovrappone oltre 700 immagini di 250 auto reali e popolari nel mondo

Si chiama Omnia Novus ed è un rendering tutto particolare: non immagina come sarà la nuova generazione di questa o quell’auto amata, ma è stata realizzata sovrapponendo 750 immagini di 250 auto molto popolari da tutte le angolazioni, con un’opacità al 5%.

L’operazione è stata effettuata da Hippo Leasing, società britannica appunto di noleggio e leasing, con uno scopo ben specifico: non progettare la sua prima auto, ma capire le caratteristiche più importanti di una vettura, e i trend stilistici comune a tutte, o quasi, le vetture più ricercate.

Omnia Novus, anche il colore è popolare

Un nome latino, che come quelli dei personaggi di Plauto è anche parlante: “Omnia”, infatti, in latino significa “Tutto/tutte le cose”, mentre “Novus” vuol dire “Fresco, nuovo”. Il significato è da intendersi come qualcosa di completamente nuovo che, però, contiene tutte le altre e tutto ciò che va al momento.

Omnia Novus

A partire dal colore, rosso, che è stato deciso analizzando i dati di ricerca di Google in tutto il mondo nel 2022 per le ricerche “[colore] auto”. Il rosso, infatti, è apparso in 135.000 risultati, seguito dal nero (74.000) e dal giallo (60.500). Agli ultimi posti della top 10, l’arancione con 18.100 risultati e il marrone con 12.100.

Nata da una gigantesca sovrapposizione

Come detto inizialmente, la Omnia Novus nasce sovrapponendo più auto. Questo vale anche per il logo, il quale è stato realizzato tramite la sovrapposizione dei loghi di 32 produttori automobilistici, in seguito alla quale i progettisti di Hippo Leasing hanno tracciato linee intorno alle aree più “dense”.

Omnia Novus

Possiamo notare, quindi, che ci sono dei “must have” stilistici su tutte le auto. Al frontale per esempio, la tendenza è di avere una griglia separata, e in generale sempre più grande, divisa in una zona posteriore, dove si integra o condivide lo spazio con il logo, e con i fari, questi ultimi abbastanza grandi e squadrati. Altra tendenza, le numerose cromature.

Omnia Novus

Di lato gli elementi comuni sono ancora di più: per esempio la linea dei finestrini che vede la terza luce molto più piccola, in favore di un montante posteriore molto spesso. O ancora, un piccolo spoiler aerodinamico intorno al lunotto, i gruppi ottici posteriori spostati in basso.

Omnia Novus

Ma soprattutto un’estetica “SUV“, quindi con tanta plastica rinforzata nelle zone inferiori della vettura, e cerchi tendenzialmente grandi, per linee generali abbastanza squadrate.

Come cambia l’auto

Hippo Leasing ha poi delineato l’evoluzione degli esterni delle auto, con alcuni cambiamenti chiave. Per esempio, nelle auto degli anni Settanta, di cui come esempio è fornito una Oldsmobile Cutlass, erano molto popolari i rivestimenti lungo le zone più basse, mentre oggi si usa un approccio più minimalista. Oppure i passaruota, che oggi sono più circolari mentre in passato si prediligevano forme ampie e rettangolari.

Altri cambiamenti importanti hanno riguardato i gruppi ottici sia anteriori che posteriori, molto più larghi e grandi in modo da essere sempre visibili anche ai lati della vettura; e l’integrazione del bagagliaio nel corpo del veicolo, soluzione che aumentano la percezione aerodinamica.

La società di leasing ha però provato a delineare anche quali saranno i cambiamenti entro il 2030. Stando alle dichiarazioni di Tom Preston, direttore di Hippo Motor Group, si prevede che verranno meno molti dettagli come le finiture metalliche intorno ai finestrini, tendenza già in atto come dimostra per esempio la nuova DS 7; e si opterà per un approccio sempre più aerodinamico, a scapito della visibilità posteriore.

Hyundai Ioniq 6

Inoltre,cofani, portelloni del bagagliaio, passaruota, prenderanno una direzione ancora più morbida, con finiture più curve ed eleganti per cofani, portelloni del bagagliaio e passaruota.

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