Apri la portiera, sali in auto e guardi il Cannocchiale riproporre la trama ondulata dei fari anteriori. È così che ti accoglie a bordo la nuova Alfa Tonale, modello che tanto abbiamo aspettato e che finalmente abbiamo guidato con motore 1.5 Hybrid da 160 CV, con cambio automatico a 7 rapporti che integra un sistema 48 Volt molto interessante.
Nuova Alfa Tonale: me la consigli?
H0 aggiunto un modello alla lista dei SUV “che salvo”, ed è proprio la Tonale. Io non sono un grande amante di questa tipologia di veicolo: vi dico solo che l’unica altra auto in questa lista è la Volvo XC40, sia a benzina che elettrica. La Tonale ha quindi saputo conquistarmi, e in poco tempo, per diversi motivi. Prima di tutto, la dinamica di guida che nonostante le ruote alte, nonostante le dimensioni comunque generose, è piuttosto briosa e ben piantata a terra, e sportiva nel comportamento grazie allo sterzo. La nuova Alfa Tonale è secondo me in grado di attirare sia i fan della vecchia guardia, per il suo design che sì è moderno e nuovo, ma con numerosi richiami al passato; sia un nuovo pubblico, anche abbastanza giovane, grazie a interni di grande qualità e tecnologia che le portano un nuovo infotainment semplice da utilizzare, veloce, e la guida autonoma di livello due. E poi, sarà anche vero che il design non sa più di così “nuovo” come quando stupì nella sua versione concept, ma quanto è bella?
[pro-contro]
Il design della nuova Alfa Tonale
Avendone già ampiamente parlato nell’articolo di presentazione, non starò molto tempo sul design. Comunque, esteticamente rende di più dal vivo che in foto, e questo è un bene. Una linea elegante, che evolve ma non stravolge, in un certo senso rassicurante con però alcune chicche molto interessanti.
Per esempio i fari dalla trama ondulata, elemento distintivo di Tonale fin dalla concept car del 2019, e che soprattutto di sera hanno un effetto molto scenografico.
L’immancabile scudetto, i cerchi a disco telefonico reinterpretati. E poi, le pinze dei freni rosse, con la scritta Alfa Romeo in corsivo che toccano nell’animo gli appassionati, e colpiscono i “novellini” come potrebbe essere il sottoscritto perché sì, fanno sempre e comunque la loro bella figura.
Non un mezzo super-sportivo, come la Giulia GTA e GTAm, la 4C o le Giulia e Stelvio Quadrifoglio. Ma un’auto sicuramente premium, pensata prima di tutto per essere pragmatica. Ecco allora che si rimane sul classico in molte scelte, come le maniglie non a filo carrozzeria, né elettroniche come oggi va di moda. Insomma, niente aperture con Card NFC e/o smartphone molto spesso più scenografiche che efficaci: in Alfa, giustamente, puntano su una soluzione meccanica decisamente più comoda.
Interni che stupiscono
La nuova Alfa Tonale non stupisce esternamente, ma lo fa all’interno, dove tutto è nuovo, tutto è in aspettato. Cito Jean-Philippe Imparato, CEO di Alfa Romeo dal 2021: “Mio padre era un appassionato di Alfa, e io quando ero bambino gli chiedevo di comprarla. Ma lui diceva ‘Sì, molto bella l’Alfa, solo che per averne una devi comprarne due“. Una battuta che ha fatto ridere tutti in conferenza stampa, e che però è un chiaro riferimento ai numerosi difetti che in passato caratterizzavano queste vetture e che hanno fatto perdere, nel tempo, la credibilità a un marchio comunque ancora oggi apprezzato. Le cose oggi sono diverse. Lo stesso Imparato ha dimostrato la sua passione e dedizione, l’ammirazione per i lavoratori di Pomigliano d’Arco, dove la Tonale verrà prodotta, e il suo “impuntamento” sulla qualità. Ovvero: se c’è anche un solo scricchiolio, la vettura non esce da qui.
Questo rientra anche nella strategia di mantenere il valore dell’auto, altro punto debole di Alfa Romeo in questi anni. Cito sempre Imparato: “Conoscete bene il punto 1 dello statuto di Stellantis, Tavares è stato chiaro: chi non guadagna, è morto“. Lo dice ridendo, con una mimica facciale che fa ancora più sorridere, ma è evidente che le sue intenzioni sono serie: niente più Alfa con le cose a metà, quindi niente listini gonfiati e poi ridimensionati dagli sconti.
La direzione nuova, che in Alfa chiamano “metamorfosi”, parte proprio dagli interni, spaziosi e di qualità. Un mix tra pelle, alluminio, plastiche morbide e ben lavorate, molto piacevoli al tatto e da toccare, e senza il minimo scricchiolio. Sulla Veloce, poi, c’è anche l’Alcantara, per aumentare il tocco Made in Italy, e il tocco ecologico dato che l’atelier italiano ha raggiunto la neutralità carbonica nel 2009 con certificazioni TÜV SÜD. Quello con Alfa è un sodalizio che dura dagli anni Novanta, e su Tonale Veloce il celebre tessuto si unisce alla pelle nel rivestimento dei sedili, grazie a delle elaborate forature laser, e va a ricoprire tutta la plancia con un ottimo effetto sia visivo che tattile. In Alcantara sono anche le cuciture, nere sui sedili, rosse sulla plancia.
Oltre alla qualità, anche lo spazio e un’ottima dotazione di ingressi USB. Inizio col dire che le prese sono sia di tipo A che di tipo C, che sembra una banalità ma i produttori sembrano essere sempre schierati o solo per una o solo per l’altra soluzione. Qui, invece, tutti hanno modo di mettere a caricare il proprio device, senza impazzire. Sotto i comandi del clima, un vano per smartphone di tutte le dimensioni che funge anche da base per la ricarica wireless. Tanti poi i vani porta-oggetto, sia davanti che dietro, e bene la presenza di comandi fisici per il clima e la selezione della modalità di guida DNA tipica Alfa, rappresentata da un comodissimo rotore sul tunnel centrale.
Il volante penso sia la mia parte preferita: non solo è bello da vedere, ma anche molto comodo da impugnare e di ottima qualità. Dietro, sulla versione Veloce della nostra prova, le palette in alluminio da usare in modalità sequenziale. Una vera goduria.
Tecnologia da prima della classe
La nuova Alfa Tonale porta il marchio al vertice della categoria anche per quanto riguarda la tecnologia. Partiamo col dire che ci sono circa 24” di display digitale: i primi 12,3 sono rappresentati dal cruscotto “Cannocchiale”, rivisitazione di un’altra icona Alfa chiamata in italiano anche all’estero, che come si accennava ha grafiche che riproducono i LED ondulati dei fari, anteriori all’accensione, posteriori quando l’auto viene spenta.
C’è poi il display touch centrale touch da 10,25”, con il nuovo sistema di infotainment completamente riscritto, con compatibilità wireless a CarPlay e Android Auto e pensato per assomigliare a uno smartphone. Si aggiorna via etere (Over The Air) per migliorare e correggere le funzionalità. Il sistema è strettamente imparentato a quello della mia Fiat 500e, ma l’ho trovato più fluido e reattivo e questo è un bene, perché se già quello dell’elettrica torinese è stato uno dei fattori che mi ha spinto a comprarla, qui il tutto funziona bene. Inoltre, dato che lo smartphone è sempre in vista, è possibile usare insieme sia il navigatore Tom Tom integrato, sia Maps o Waze. Un’altra cosa che, pare, solo in Alfa sono riusciti a capire.
L’altro lato della tecnologia è quello degli ADAS, che portano alla Tonale la guida semi-autonoma di livello 2 grazie al cruise control adattivo con stop&go, mantenimento della carreggiata, frenata automatica con riconoscimento di ostacoli e pedoni, sensore di angolo cieco e via dicendo.
Il “middle Hybrid” di Alfa Romeo
Nella mia prova, ho guidato la nuova Alfa Tonale in allestimento Veloce con motore 1.5 da 160 CV, versione più potente dello stesso propulsore che nella versione base è da 130 CV. Il sistema è un Mild Hybrid potenziato, simile a quello delle Jeep e-Hybrid, con sistema 48 Volt posto direttamente sulla trasmissione a 7 rapporti. Si chiama “48V Hybrid VGT” (Variable Geometry Turbo) ed è alimentato da un motore elettrico P2 da 15 kW, in grado di spingere le ruote per far girare in elettrico la Tonale quando serve, quindi in fase di parcheggio, partenza o veleggiamento autostradale.
Una soluzione a metà strada tra il mild hybrid più semplice e il full hybrid, e che però è ben più leggera e quindi rende la Tonale anche molto maneggevole. Stando ai dati, la Tonale Hybrid ha una velocità massima di 210 km/h, e un’accelerazione 0-100 in 8,8 secondi. È una vettura che si guida molto bene, e ha tante sfaccettature: tenendo la modalità DNA in “N”, Neutral, si ha una guida tranquilla, perfetta per tutti i giorni e per lo spostamento urbano. Con la Dynamic, questo SUV diventa più “scalpitante”, con una risposta ben più sensibile ad acceleratore e freno e, per questo, poco indicata in città e più per l’extraurbano, magari con il cambio sequenziale.
Quello che può “far storcere il naso” a chi non conosce la Tonale o Alfa è che la risposta dell’acceleratore è un po’ in ritardo rispetto alla pressione, questo anche in Dynamic, forse per via del motore elettrico o del cambio. Usandola in manuale, e approfittando delle palette che mi hanno fatto innamorare, scegliamo noi quanto tenere alti i giri del motore e la marcia, e allora sì che ci si diverte insieme allo sterzo molto preciso, soprattutto in strade come la salita del Ghisallo, così squisitamente tortuose e ricche di tornanti.
Completa il tutto il sistema Harman / Kardon a 12 altoparlanti, che tiene il ritmo ancora più alto.
Prezzi
La nuova Alfa Tonale debutterà a giugno con l’Edizione Speciale Lancio a partire da 39.000 euro per il motore da 130 CV, ma è presente anche il 160 CV. In entrambi i casi c’è garanzia fino a 5 anni con rata di 299 euro al mese, e possibilità dopo tre anni di sostituirla con un’auto nuova, tenerla con rata finale o restituirla.
L’allestimento Super parte invece da 35.500 euro per il motore da 130 CV, che arrivano a 44.800 per la Veloce da 160 CV. Dopo l’estate, vedremo sia il diesel da 130 CV sia la più potente della gamma, la Tonale plug-in Hybrid Q4 da 275 CV.
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