In Norvegia un discreto numero di clienti Tesla, stufi della pessima assistenza clienti e della qualità non eccelsa di veicoli così costosi, abbiano indetto uno sciopero della fame per convincere il CEO in persona, Elon Musk, a riparare seriamente le vetture.
Ne è nato un vero e proprio sito web, www.teslahungerstrike.com, che invita a sostenere la causa, perché gli scioperanti credono che “se Elon Musk viene messo a conoscenza dei nostri problemi, risolverà la situazione. Per favore, aiutaci ad attirare la sua attenzione“.
I continui guai di Tesla
Non si sa come andrà a finire questo sciopero, anzi probabilmente a Elon Musk non interessa tanto cosa fanno i suoi clienti norvegesi. Tuttavia, questa è solo l’ultima delle sempre più numerose critiche contro Tesla e la sua qualità, tanto che Consumer Reports lo ha nominato il secondo peggior marchio nei sondaggi sull’affidabilità del 2021, quando ancora tra l’altro non erano cominciate le lamentele sullo sterzo né quelle sulle auto che andavano in malora con meno di 50.000 km.
La protesta dei norvegesi comprende un numero incredibile di malfunzionamenti. Nello specifico, lamentano che:
⋅ L’auto non si accende quando fa freddo;
⋅ Le maniglie a filo portiera non si aprono quando fa freddo;
⋅ L’auto cigola in modo intenso;
⋅ L’auto non si avvia quando fa caldo;
⋅ Ci sono delle “bolle” sui sedili;
⋅ Il sedile anteriore è poco stabile;
⋅ Il portellone del bagagliaio lascia entrare l’acqua piovana;
⋅ Il cruise control non funziona bene;
⋅ Internet è lento e si blocca;
⋅ I tergicristalli non funzionano bene;
⋅ Le finiture decorative si staccano;
⋅ Le portiere si aprono da sole;
⋅ I finestrini non si chiudono completamente;
⋅ Nei display si creano dei bordi gialli;
⋅ Il sistema si ripristina da solo;
⋅ La ricarica presenta non pochi problemi;
⋅ La potenza si riduce;
⋅ Le auto nuove presentano ruggine (soprattutto le Model 3);
⋅ La vernice è di scarsa qualità e l’auto va riverniciata;
⋅ Nonostante la promessa di ricarica gratuita tutta la vita dell’auto, le nuove stazioni non riconoscono le vetture;
⋅ La durata della batteria è inferiore rispetto a quella dichiarata;
⋅ Il clima presenta problemi;
⋅ Tesla non risolve tutti i problemi quando l’auto viene sottoposta a manutenzione;
⋅ Tesla promette di contattarti ma poi non ci sono più notizie;
⋅ Ci sono lunghissime attese al telefono prima di ottenere risposta.
Sempre il sito web recita che “la Norvegia è di gran lunga il paese Tesla numero 1 al mondo. Siamo il canarino nella miniera di carbone“, facendo leva sulla monarchia scandinava come il Paese dove si vendono più auto elettriche in assoluto.
Per quanto uno sciopero della fame sia esagerato a un problema che si può risolvere comprando un’altra vettura, diventa un problema serio se consideriamo sia la reputazione che ha Tesla, sia il costo di queste vetture, che non sono economiche nemmeno in Norvegia.
Al momento, però, Musk non ha dato risposte ma ha iniziato a twittare sui presunti benefici salutari del digiuno.
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