Abbiamo più volte parlato della crisi di Northvolt, culminata con l’appello al Chapter 11 americano per trovare nuovi investitori, dopo che prima BMW e poi tutti gli altri hanno ridotto o cessato la loro partecipazione.
Tuttavia, il quotidiano svedese Dagens Nyheter riporta che Northvolt sarebbe in trattative niente meno che con CATL, il gigante cinese leader nella produzione di batterie. Se dovesse essere vero, annullerebbe qualsiasi ambizione di indipendenza europea nella produzione di batterie e, anzi, agevolerebbe CATL nell’avere impianti produttivi in Europa, dandole accesso anche alle riserve minerarie del Vecchio Continente di cui proprio la Svezia sembra abbondare.
Northvolt e CATL: negoziati in corso dall’estate
C’è di più. Secondo quanto riporta il maggiore quotidiano online della Svezia i negoziati tra Northvolt e CATL sarebbero in corso dall’estate, con incontri tenutisi presso la sede di CATL a Ningde, in Cina.
CATL detiene una quota di mercato globale vicina al 40% nelle vendite di batterie per veicoli elettrici, rendendolo un partner strategico per qualsiasi azienda del settore: sono di CATL le batterie dei modelli del gruppo Geely, inclusi quelli di Volvo e Polestar; ma anche diverse batterie di Audi e non solo. Questo perché i tedeschi avevano provato ad appoggiarsi a Northvolt, con Volkswagen che ne detiene il 27%, ma la società svedese è diventata nota per ritardi nelle consegne, tanto da spingere molti ad annullare i contratti per produrre le auto in tempo.
L’amministratore delegato uscente, Peter Carlsson, aveva già dichiarato che possibili alleanze in Asia erano parte delle soluzioni esplorate per superare la crisi. Ma è l’unica cosa certa che si sa. In merito alla notizia, infatti, Northvolt ha rifiutato di rilasciare commenti.
Del resto, CATL non ha mai nascosto di guardare con interesse il mercato europeo. Bloomberg News ha recentemente riferito che l’azienda cinese è in trattative per avviare operazioni di riciclo di batterie in Europa, rafforzando la sua presenza nel continente. Questo progetto si aggiungerebbe alla futura produzione di celle in Ungheria, dove CATL sta espandendo le sue capacità produttive.
L’eventuale partnership tra Northvolt e CATL potrebbe rappresentare un punto di svolta per l’azienda svedese, offrendo non solo un possibile salvataggio finanziario ma anche l’accesso alle avanzate tecnologie e alla rete globale di CATL. Per il colosso cinese, invece, collaborare con Northvolt potrebbe accelerare la sua espansione nel mercato europeo, dove la domanda di batterie per veicoli elettrici è in crescita costante.
Ma di fatto ne diventerebbe una succursale, e renderebbe di nuovo necessario trovare altri in grado di creare un’azienda davvero autosufficiente nella produzione di batterie in Europa.
Fonte: Dagens Nyheder, Bloomberg News