In un’epoca in cui la condivisione di beni è diventata una pratica comune grazie alla tecnologia, negli USA c’è un servizio che permette ai proprietari di noleggiare le proprie automobili, proprio come avviene con gli appartamenti su Airbnb.
Il protagonista della storia relativa al video che possiamo vedere qui sotto (attenzione: per visualizzare il video è necessario disabilitare l’ad blocker) è un proprietario di Tesla che, affascinato dall’idea di guadagnare condividendo la sua auto, ha deciso di iscriversi a questa piattaforma. L’applicazione prevede una commissione per l’uso del servizio, mentre il resto finisce direttamente nelle tasche del proprietario.
Tutto sembrava andare per il meglio fino a quando l’uomo non ha deciso di controllare la posizione della sua Tesla tramite il GPS integrato. Con sua grande sorpresa, ha notato che il veicolo si trovava all’interno di un’officina. Questo fatto lo ha insospettito, spingendolo a recarsi sul posto per verificare cosa stesse accadendo.
Giunto nell’officina, la scena che si è trovato davanti lo ha lasciato sconcertato: alcune parti della sua auto erano smontate, ma non era chiaro cosa stesse realmente succedendo.
Una delle ipotesi avanzate è che l’auto elettrica fossa stato portato in quella struttura per un’attività illecita, come quella di sostituire componenti originali con parti di bassa qualità, rivendendo poi i pezzi autentici sul mercato nero. Un’altra ipotesi è che l’auto sia stata usata per testare componenti non originali, per verificare che fossero davvero compatibili.
Non sono state fornite ulteriori informazioni in merito. Una cosa è certa: noleggiare la propria automobile è una attività che pone i proprietari di fronte a rischi elevati.