Xcharge, produttore cinese di infrastrutture di ricarica, ha di recente presentato la linea Net Zero con cui ha intenzione di debuttare sia negli USA che in Europa.
Si tratta di soluzioni di ricarica rapida fino a 210 kW di potenza per due veicoli in contemporanea, e gode di batterie prodotte da BYD (che noi abbiamo già conosciuto) usate come “memoria tampone”, ovvero come energia di emergenza. Il suo arrivo in Europa e in Italia, un po’ come tutto quello che viene dalla Cina ed è legato alla mobilità elettrica, potrebbe “sconvolgere” il mercato, specialmente in un settore ancora piuttosto arretrato come quello delle infrastrutture di ricarica.
Le innovazioni di Net Zero
Net Zero si pone come l’infrastruttura intelligente per la sua efficienza e capacità di “rivendere” energia alla rete nelle ore di punta, quando la sua memoria tampone è piena grazie alla tecnologia Battery2Grid.
Le due batterie BYD possono essere da 233 kWh o 466 kWh a seconda della configurazione che si sceglie, rispettivamente base o Plus. Non abbiamo altri dettagli sui due accumulatori, ma in quanto prodotte da BYD saranno realizzate con celle LFP.
Installazione
XCharge ha dotato Net Zero di una non specificata “presa industriale”, che però servirebbe a rendere semplice l’installazione. La presa viene utilizzata per collegare la stazione di ricarica alla rete, dando energia alle batterie integrate.
Stando alle dichiarazioni dell’azienda, gli operatori devono solo preparare un connettore di rete da 30-60kW in loco, e collegare la colonnina senza lavori elettrici perché tutte le principali componenti sono integrate nell’infrastruttura. Tuttavia, Xcharge vuole rendere ancora più semplice l’installazione togliendo la necessità di costruire fondamenta sotto il dispositivo.
Entro la fine del 2022
Xcharge vuole muoversi in fretta, ed entro la fine del 2022 ha intenzione di creare le prime unità in Europa.
Negli USA, invece, il debutto è previsto per il 2023 con connettore CCS1.
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