Per l’ampliamento del Nardò Technical Center, la Regione Puglia ha dato il via al processo di esproprio di 350 ettari di terreno da più di 150 proprietari, molti dei quali hanno tenuto queste estensioni da secoli. L’obiettivo? Soddisfare le esigenze di espansione della Porsche Engineering, azienda privata tedesca, proprietaria dell’anello di prova NTC, che cerca di ampliare i propri servizi attraverso la costruzione di nuove piste ed edifici.
Investimenti milionari
Un’enorme somma di denaro verrà investita in questa operazione, con ben ottanta milioni provenienti dal pubblico. Ecco il punto cruciale: come racconta Repubblica, il procedimento di esproprio, è stato reso noto poco prima delle vacanze estive. Ma per gli espropriati, questa è tutt’altro che una boccata d’aria fresca; è una morsa che stringe il collo delle loro proprietà a favore di Porsche.
La rivolta non si è fatta attendere, con i proprietari terrieri che minacciano di intentare cause legali in ogni tribunale possibile. I sindaci dei Comuni di Nardò e Porto Cesareo saranno chiamati a firmare un accordo di programma in Regione, dando il via a uno dei più imponenti piani di sviluppo industriale del territorio.
Più piste, meno agricoltura
Secondo i piani presentati, Porsche mira a creare ulteriori piste all’interno dell’anello, oltre a una serie di servizi aggiuntivi: migliorie alle piste esistenti, edifici tecnici, nuovi centri di logistica e manutenzione, stazioni di servizio e molto altro.
Verrà creato anche un centro medico con eliporto e una stazione antincendio più ampia e moderna. Quest’ultima, apparentemente necessaria per scopi logistici, viene anche presentata come un’opera fondamentale per il territorio circostante in termini di soccorso elicotteristico e lotta agli incendi boschivi. Tuttavia, è importante notare che tutte queste opere saranno realizzate all’interno delle proprietà del NTC.
L’esproprio per “pubblico interesse”
Dietro all’esproprio ci sono opere di “pubblico interesse” come interventi di miglioramento ambientale e riforestazione naturalistica. Tali iniziative dovrebbero contribuire alla valorizzazione paesaggistica ed ecologica del territorio, sia all’interno delle proprietà del NTC sia nelle aree esterne di terzi.
Tuttavia, questa giustificazione sembra tenere poco conto dell’impatto su chi realmente possiede e coltiva la terra. C’è anche da dire che alcuni anni fa, il Nardò Technical Center aveva proposto di acquistare i terreni coinvolti nell’esproprio, ma i proprietari avevano rifiutato, ritenendo queste estensioni vitali per le loro attività. Dal canto loro, mentre alcuni proprietari sono disposti ad accettare l’operazione come un “male necessario”, altri sono decisi a difendere le loro terre con ogni mezzo possibile.
Chi vincerà?
Porsche corre, ma i cittadini e gli imprenditori locali non sono con le mani in mano. La firma dell’accordo di programma da parte dei sindaci non chiuderà la questione: l’approvazione delle varianti urbanistiche richiederà l’attenzione dei Consigli comunali. Se quest’anno in F1 i giochi sono già fatti, qui la partita è ancora in corso, e non è detto che sia da un lato sia dall’altro, il risultato finale non si trasformi nella più classica vittoria di Pirro.
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