Non si sa come, ma ogni volta che Elon Musk parla causa poi un gran clamore. Le ultime sue dichiarazioni non sono da meno, perché confermano voci che a lungo hanno discusso sul suo conto e, in particolare, su quello della sua azienda: il CEO conferma infatti che, non molti anni fa, aveva intenzione di vendere Tesla ad Apple, ma Tim Cook, numero uno della mela, non si presentò nemmeno all’incontro.
Cook, probabilmente, si starà mangiando le mani, considerando che Elon Musk era disposto a cedergli Tesla a un decimo del suo valore odierno. Per Apple poteva essere un’occasione d’oro: i due colossi, infatti, sono da molti anni rivali, specialmente da quando la Mela si è imbattuta nell’avventura di lancio nell’industria automobilistica.
Tutti ricordiamo l’esordio di Cupertino nell’automotive, specie per le dichiarazioni dello stesso Musk, che aveva definito l’azienda come “Il cimitero di Tesla”. Un commento piuttosto acido, ma non a caso: per portare avanti con successo la sua avventura, infatti, Apple reclutava e assumeva ex dipendenti Tesla.
Tuttavia, nel 2013 Musk pensò di vendere Tesla perché l’azienda stava riscontrando non poche difficoltà, non riuscendo a incrementare la produzione della Model S. Apple non fu l’unica azienda a cui Musk si rivolse. Stando a quanto si legge nella biografia del CEO di Tesla scritta da Ashlee Vance, si apprende come Musk e Larry Page – CEO di Alphabet, Google – avessero un accordo per l’acquisto dell’azienda da parte di Big G, che però non è mai andato in porto.
In seguito circolarono voci, mai confermato fino adesso, su un incontro tra Musk e Adrian Perica, il capo delle acquisizioni di Apple. Probabilmente, Elon Musk stava cercando delle altre offerte. Fortunatamente, l’azienda ha superato la difficoltà della produzione della Model S, ma Musk ha rivelato di averci riprovato, con Apple, durante il periodo più nero dello sviluppo della Model 3.
Il giovane imprenditore afferma di aver contattato Tim Cook per la possibilità di un’acquisizione da parte di Apple, a 1/10 del suo valore attuale (circa 60 miliardi di dollari), ma Cook si è proprio rifiutato di organizzare un incontro. Anche se Musk non ha confermato il periodo, probabilmente si tratta di quello che è noto, tra gli appassionati, come l’inferno della produzione. Il riferimento è all’aumento della produzione della Model 3, dal 2017 al 2019.
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