avvocato

Quando una multa è ingiusta: cosa fare e come tutelarsi

Cosa fare se ricevi una multa ingiusta? L’avv. Celletti spiega come riconoscerla, contestarla e tutelare i tuoi diritti.

Negli ultimi tempi, si sono moltiplicati i casi di multe ingiuste, spesso contestate da cittadini che ritengono di essere stati penalizzati ingiustamente. In una conversazione tra l’avvocato Gilberto Celletti e il nostro amico Bruce Garage, si affronta il tema degli abusi di potere da parte di alcuni agenti, in particolare delle polizie municipali.

Il caso: multa per finestrino abbassato

L’episodio che ha acceso la discussione riguarda una sanzione elevata in base all’articolo 158 del Codice della Strada, che vieterebbe di lasciare l’auto parcheggiata con il finestrino abbassato. Secondo l’interpretazione dell’agente, questa condotta rappresenterebbe un pericolo per la sicurezza pubblica, poiché faciliterebbe un eventuale furto del veicolo. L’avvocato Celletti chiarisce:

L’articolo 158 vieta di lasciare il veicolo in condizioni tali da rappresentare un rischio per la sicurezza stradale. Ma l’interpretazione che giustifica la multa in questione appare eccessiva e, in molti casi, fuorviante.

Pubblica fede e responsabilità del cittadino

L’avv. Celletti approfondisce il concetto di pubblica fede, secondo cui il cittadino dovrebbe poter lasciare un bene incustodito in luogo pubblico senza che questo venga automaticamente considerato un incentivo al furto:

È il ladro ad abusare della fiducia collettiva, non il cittadino che lascia il finestrino abbassato in una giornata estiva.

Un caso simile è avvenuto negli Stati Uniti, dove un costruttore automobilistico è stato condannato per aver prodotto veicoli troppo facili da rubare. Un precedente che evidenzia come l’onere della sicurezza non possa ricadere esclusivamente sul cittadino.

Cosa può fare chi riceve una multa ingiusta

Cosa possiamo fare? Vediamolo insieme.

Le strade per contestare una sanzione

Se una multa è manifestamente infondata, è possibile presentare ricorso in due modi:

  1. Al Prefetto (entro 60 giorni)
  2. Al Giudice di Pace (entro 30 giorni)

Il ricorso al prefetto ha costi minimi (una raccomandata), mentre quello al giudice di pace prevede il pagamento del contributo unificato (minimo € 47). Entrambi i ricorsi possono essere presentati senza assistenza legale, ma è consigliabile affidarsi a un avvocato, specie nei casi complessi.

I costi reali del ricorso

Presentare un ricorso può comportare costi superiori alla sanzione stessa: tra spese legali e contributi, una multa da € 70 può trasformarsi in una spesa da oltre € 300.

Un paradosso giuridico che rischia di scoraggiare il cittadino dal difendere i propri diritti

Quando il problema diventa sistemico

Vediamo come possiamo fare.

Lo stalking giudiziario

Se un agente commina più multe sospette a uno stesso cittadino, si potrebbe configurare il reato di stalking giudiziario, con conseguenze penali. In questi casi, è necessario rivolgersi a un avvocato per valutare eventuali denunce.

Il ruolo delle forze dell’ordine

Celletti sottolinea: “Le forze dell’ordine svolgono un ruolo essenziale per la nostra sicurezza e meritano rispetto. Tuttavia, è importante che chi abusa della propria autorità venga segnalato e, se necessario, sanzionato anche all’interno del proprio corpo di appartenenza.”

Conclusioni e consigli pratici

  1. Valuta bene la multa ricevuta: se ti sembra ingiusta, documentati.
  2. Conserva tutte le prove utili a dimostrare la tua posizione.
  3. Consulta un legale se l’importo o la situazione lo richiedono.
  4. Contesta entro i termini: 60 giorni per il prefetto, 30 per il giudice.
  5. Non scoraggiarti: difendere i propri diritti è un atto di civiltà.

Se vuoi, posso anche preparare una versione PDF dell’articolo o un pitch per la pubblicazione su un portale online.

Ti va che ora faccia una rapida analisi delle keyword SEO per rafforzare l’indicizzazione?