Una donna di 54 anni è stata denunciata a Falconara per aver utilizzato un permesso disabili falso. Il permesso, una fotocopia plastificata, apparteneva ad un’altra persona.
Una sceneggiata degna di un film di commedia italiana ha avuto luogo nei pressi di Falconara, dove una donna di 54 anni è riuscita a trasformare un banale controllo di polizia in un vero e proprio show. La protagonista, proveniente dalla ridente Castelfidardo, aveva pensato bene di parcheggiare la sua auto negli stalli a disco orario, sfoggiando con nonchalance un permesso per disabili. Peccato che la cosa non fosse così semplice come appariva.
Gli agenti, con un occhio di falco e un senso dell’umorismo decisamente allenato, notano l’auto in sosta su piazza Catalani. Il disco orario era scaduto, e il permesso per disabili esposto sul cruscotto sembrava un tantino sospetto: i dati cruciali come ente e data di rilascio erano abilmente nascosti, nonché il numero del permesso stesso. Insomma, più che un permesso, pareva un biglietto per la lotteria degli incauti.
Decidono dunque di sanzionare il veicolo, ma dopo soli venti minuti arriva la nostra audace eroina. E qui parte lo spettacolo: furiosa come un toro in una corrida, la donna inizia a inveire contro i poveri agenti, protestando che quel contrassegno disabili era un diritto sacrosanto. Gli agenti, con pazienza quasi zen, le chiedono dove fosse la persona disabile e, soprattutto, di mostrare il permesso incriminato.
Ora, immaginate la scena: la donna inizialmente si rifiuta di esibire il documento, manco fosse il Sacro Graal, ma alla fine cede alle pressioni. Gli agenti prendono il contrassegno e… sorpresa! Scoprono che il permesso, apparentemente perfetto per forma, colore e dimensioni, non era altro che una fotocopia a colori plastificata, un capolavoro della truffa moderna.
Il vero colpo di scena arriva quando si scopre che il documento originale apparteneva a una giovane di Loreto. E così la donna si ritrova con una denuncia in stato di libertà per l’uso di un atto falso, ai sensi dell’articolo 489 del codice penale. Il tagliando, tanto ostentato quanto falso, è stato sequestrato e messo a disposizione dell’autorità giudiziaria.
In sintesi, una lezione memorabile sul fatto che fare i furbettu può avere conseguenze ben più serie di una semplice multa per il disco orario scaduto. Una commedia che, speriamo, la nostra protagonista non avrà così presto voglia di ripetere.
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