Per una volta non parliamo di insulti o altri comportamenti da maleducati. Vi è mai capitato di prendere una multa e fare i complimenti agli agenti della Stradale? No, vero?
E invece, a Valle di Cadore sulle Dolomiti, un automobilista viene multato di 300 euro e 7 punti della patente, e anzichè lanciarsi in scuse puerili, torna a casa e scrive una mail al questore, ringraziando per la professionalità dimostrata dalla Polizia.
“Pregiatissimo questore, desidero esprimere un elogio per gli agenti che nella serata di venerdì 7 mi hanno fermato nel comune di Perarolo. Al di là delle infrazioni che mi sono contestate, ineccepibili data la mia condotta di guida censurabile, ho constato una professionalità e un comportamento da parte dei due agenti (i cui nomi non conoscono ma si evincono dal verbale che ho allegato) che meritano riscontro. Ricorderò il garbo, l’appropriatezza di linguaggio e la giusta modalità con la quale mi è stato contestato il mio errore alla guida. Anch’io lavoro nella pubblica amministrazione e non è frequente trovare persone così per bene. A lei e ai suoi collaboratori un ringraziamento per il lavoro che fate per la comunità“.
Questo il testo della lettera inviata al questore Lilia Fredella, e riportata da Il Gazzettino Belluno. Una storia che potrebbe sembrare d’altri tempi, ma che ci racconta un’Italia che ha ancora dei valori. Può capitare di sbagliare, e in quel caso si cerca di far tesoro dell’esperienza senza accampare scuse improbabili e senza prendere a male parole chi sta facendo il proprio lavoro.
Certo, non è da tutti riuscire a mantenere la calma, ed ancor di più è capire la pericolosità di certi comportamenti quando siamo alla guida. Non sappiamo cosa si siano detti gli agenti e l’automobilista nel momento del fermo, sicuramente è qualcosa che ha colpito dritto nel segno: sulla sicurezza non si scherza.