Nelle scorse settimane c’è stata confusione sulla possibilità di usare liberamente il monopattino elettrico: la normativa 2020 ha infatti lasciato spazio a polemiche e dubbi. Vediamo insieme cosa c’è da sapere. Sappiamo che dal 1 Gennaio 2020 la Legge di Bilancio è entrata in vigore intervenendo sul Codice della Strada in materia di monopattini elettrici, superando ma non abolendo il decreto voluto dal ministro Toninelli per la sperimentazione della micromobilità.
Monopattino elettrico: normativa, leggi e codice della strada
L’art. 1 comma 75 equipara i monopattini elettrici di potenza massima del motore elettrico di 500W ai velocipedi (biciclette) così come definiti dal Codice della Strada all’art. 50 e tra cui rientrano anche le biciclette a pedalata assistita.
Per tali monopattini sono previsti nel decreto ministeriale limiti di velocità di 6 Km/h, ovvero di 30 Km/h a seconda delle zone in cui circolano. Restano escluse dalla circolazione le autostrade, le tangenziali, le strade extraurbane principali, le aree pedonali, i marciapiedi e le zone dove gli enti proprietari delle strade appongono specifici cartelli di divieto.
A seguito di tale equiparazione, i monopattini elettrici possono circolare senza obbligo di casco, assicurazione e patente.
La nuova normativa non include i Segway, Hoverboard e Monowheel, per cui l’utilizzo è limitato alle poche zone nelle circa 20 città d’Italia dove si sta procedendo alla sperimentazione voluta dal Decreto Toninelli del 12 luglio scorso, qui la mappa.
Questa normativa ha creato numerose polemiche in quanto i monopattini elettrici accedono alla strada con prestazioni superiori a quelle delle biciclette. I tecnici del Ministero dei Trasporti e dell’Interno hanno espresso parere negativo all’emendamento, che è stato comunque approvato.
Per tale ragione è stata presentata una risoluzione in Commissione dei Trasporti con il quale è stato chiesto di rivedere la normativa in quanto i monopattini elettrici possono essere pericolosi per l’incolumità dei guidatori dei monopattini stessi e dei pedoni.
Monopattino elettrico: normativa incongruente?
Altresì, l’attuale legge sarebbe incongruente con la precedente normativa:
- con l’art. 1 comma 102 della legge 30 Dicembre 2018 n. 145 (legge di bilancio 2019) che ha previsto la possibilità di autorizzare la sperimentazione della circolazione su strada di veicoli per la mobilità personale a propulsione prevalentemente elettrica, quali segway, hoverboard e monopattini;
- con il decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti del 4 giugno 2019 che all’art. 2 ha definito i dispositivi per la micromobilità elettrica ammessi alla sperimentazione ed ha previsto che per i monopattini e gli altri dispositivi per la micromobilità in grado di sviluppare velocità superiori ai 20 km/h debbano essere dotati di un regolatore di velocità, configurabile per il rispetto di suddetto limite, nonché di un limite di velocità non superiore ai 6 km/h per
l’utilizzo all’interno delle aree pedonali. - con l’art. 50 del Codice della Strada il quale definisce le caratteristiche dei velocipedi, prevedendo all’interno di questa categoria anche le biciclette a pedalata assistita dotate di motore ausiliario elettrico che non possa superare la velocità di 25 km/h.
Sarebbe quindi opportuno, prima di tutto, dare uniformità alla normativa in merito alla individuazione dei limiti di velocità, che attualmente divergono per i velocipedi ed i monopattini elettrici e secondariamente è stato segnalato che ad oggi la viabilità per i monopattini elettrici è ancora in piena sperimentazione e ciò ha comportato l’impegno economico di molti comuni al fine di installare una segnaletica adeguata, che alla luce della recente normativa approvata sarebbe del tutto vana.
Dott.ssa Giovanna Galione
E’ incredibile come in Italia si riesca a rendere complicata qualsiasi cosa.
Gentile Dottoressa Galione, equiparare i monopattini alle biciclette era (ed è) il passaggio più elementare e meglio riuscito.
Qualsiasi mezzo che circola per strada è potenzialmente pericoloso per chiunque, di forma attiva che passiva.
Il monopattino elettrico non circola per strada in modo abusivo. E’ soggetto al codice della strada al pari delle biciclette.
Chi lo guida si assume le responsabilità di quanto fa per strada al pari di ciò che la Legge consente ed obbliga.
Queste campagne terroristiche nei confronti di un mezzo innovativo, ecologico più di tantissimi altri in circolazione sono veramente un “non senso”.
Vogliamo parlare di legalità? Vogliamo parlare di tutela? Vogliamo parlare di sicurezza?
Mi sta benissimo tutto, purché si lascino fuori i pregiudizi e le campagne da caccia alle streghe.
Giorgio, nell’articolo non si fa nessun riferimento a quanto lei ha scritto nel suo commento. La Dott.sa Galione ha espresso il proprio parere relativamente alla normativa spiegandola in dettaglio, quando altri lo hanno fatto solo in parte creando confusione ed alimentando dubbi e false certezze. Non si può di certo tacciare la Dott.sa Galione, e men che meno QuotidianoMotori, di aver messo in atto “campagne terroristiche”: sfido chiunque a trovare un articolo in questo senso.
Anzi, è proprio vero il contrario: l’ottimo rapporto con i gestori del Club Italiano del Monopattino Elettrico, ci ha permesso di entrare più approfonditamente nel mondo della micromobilità, scambiando informazioni e pareri con gli altri membri del club, e dandoci tanti spunti dai quali sono nati anche articoli come quelli che lei ha appena commentato. Un cordiale saluto, Gianluca Pezzi